Kovacic è un’idea: la Juve si informa

Sondaggio della Juve per il croato dell’Inter. Per il momento c’è stato un incontro interlocutorio, ma è una pista
Kovacic è un’idea: la Juve si informa

TORINO - Le ultime due volte in cui ha incrociato la Juventus non ha propriamente esibito il suo lato migliore. Maglia nerazzurra o a scacchi biancorossi, di Mateo Kovacic i bianconeri hanno potuto osservare ben poco. Il 12 giugno, Croazia-Italia 1-1, il ragazzo gioca da trequartista centrale nel 4-2-3-1 per beccarsi un 5 in pagella da Tuttosport, così spiegato: «Si disinteressa di Pirlo in marcatura, ma pur senza questa incombenza non si accende molto». Un mesetto prima, 16 maggio, Inter-Juve 1-2 col medesimo voto, ma da mezz’ala destra. E vabbè, mettiamoci pure la sfida del 6 gennaio 2015: 1-1 nel derby d’Italia allo Stadium, nessuno squillo e pure un cartellino rosso nel finale causa entrata ingiustificata su Stephan Lichtsteiner. Ma alcune prestazioni sotto tono, compreso il fatto di non essere riuscito a esplodere pienamente in un ambientino bello carico di pressioni quale quello interista, non giustificano gli scettici di professione. Una categoria alla quale i vertici del club numero 1 in Italia non appartengono se è vero che di recente, questione di 2-3 giorni fa, gli uomini mercato di Juve e Inter hanno avuto modo di incontrarsi sotto il sole di Milano. In un luogo segreto, evidentemente, a quasi tutti gli “spioni” di turno: sta di fatto che la soffiata è partita e dai potenziali acquirenti sono partiti i primi sondaggi, volti a capire quanto fosse fattibile l’apertura di un’eventuale trattativa.

NUMERI - Difficile pensare, a prima vista, a una disponibilità concessa da parte del ds nerazzurro Piero Ausilio. Se Beppe Marotta e Fabio Paratici s’informano, lo fanno comunque con un club storicamente rivale e i precedenti del passato aiutano in questo senso: Vucinic-Guarin, lo scambio sfumato, è storia. Però i vertici bianconeri hanno provato ad annusare la preda e il fatto che con l’Inter si sia cominciato a parlare autorizza qualsiasi genere di pensiero in prospettiva. Non si sarà parlato di cifre, perché nei pour parler di rito il tema (se va bene...) viene solo sfiorato, però a Torino si sono già informati: detto che l’Inter vorrebbe tenersi il giocatore dopo il tramonto (definitivo?) dell’asse di mercato costruito col Liverpool, risulta che il cartellino di Kovacic costi intorno ai 30 milioni, anche se con i Reds sembrava che un’intesa potesse essere sottoscritta intorno ai 22 più gli immancabili bonus. Nulla di tutto ciò, e dunque la Juve si è legittimamente inserita. Il duttile centrocampista, abile sia sulla trequarti che arretrato in mediana, è un altro nome inseribile nell’elenco dei fantasisti sottoposti al vaglio di Massimiliano Allegri, “pazzo” di Oscar e Isco, ma anche conscio del fatto che a livello di creatività la dirigenza bianconera lavora su diversi profili. Kovacic, 21 anni, considerato una delle massime espressioni dell’ultima nidiata di talentini della scuola croata, è legato all’Inter da un contratto quadriennale: i nerazzurri lo ingaggiarono due stagioni fa sborsando 11 milioni più 4 di bonus alla Dinamo Zagabria, mentre lo stipendio si aggira sui 2 milioni più premi, raddoppiato al momento del prolungamento dell’accordo rispetto all’emolumento di inizio rapporto. Se la Juve cerca un elemento versatile fra centrocampo e trequarti, bravo nel distribuire il gioco, nel palleggio ma pure nell’esibire brillanti capacità individuali a livello di dribbling puntando la porta avversaria, Kovacic è un obiettivo da non mollare. E’ il classico calciatore in grado di saltare l’uomo e servire assist invitanti ai compagni.

MANOVRE - I tifosi dell’Inter non sono riusciti a godersi appieno le magie di un ragazzo che dice di ispirarsi ad Andres Iniesta, mentre a molti osservatori ricorda la freschezza di Wesley Sneijder ai tempi dell’Ajax. La Juve sta pensando di puntare su di lui dopo una stagione contrassegnata da 8 gol segnati in 44 presenze: forse è proprio il fatto di non aver ancora visto costantemente il vero Kovacic in Italia a stuzzicare la “fantasia mercatara” del club vicecampione d’Europa. Per la serie: il ragazzo - austriaco di nascita, ma di nazionalità croato (a 16 anni e 198 giorni diventò il goleador più giovane nella storia del campionato locale) - vale, purché riesca a sfondare in un ambiente consono alle sue aspettative. Il colloquio esplorativo di marca Juve, intanto, è soggetto a più interpretazioni: c’è chi pensa, infatti, che si tratti essenzialmente della solita manovra di disturbo fra società nemiche. I precedenti, del resto, non mancano: il duello all’ultima offerta per Paulo Dybala, con l’Inter pronta a rilanciare nonostante la punta italo-argentina avesse deciso da tempo la propria destinazione, è l’esempio più fresco. Nei mesi passati si sono informati altri top club sul conto del croato, dal Bayern Monaco ad Arsenal e Manchester United, anche prima dell’acquisto da parte dell’Inter. La Juve è lì, pronta a sfruttare un’eventuale apertura da parte nerazzurra, anche perché prima della mini-blindatura di questi ultimi giorni, il nome di Kovacic roteava vorticosamente nei discorsi di mercato dei nerazzurri a livello di uscite, per compensare le ingenti spese sostenute per Geoffrey Kondogbia e compagnia sbarcante a Malpensa.

Baretti-Milone

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