© www.imagephotoagency.itTORINO - I costi rappresentano un problema per Marotta e Paratici, quando si tratta di acquistare (vedi trattative per trequartista e centrocampista), ma possono anche essere un ostacolo non indifferente quando si deve cedere. E’ questo il caso di Fernando Llorente, individuato dal Siviglia come il centravanti giusto, ma allo stesso modo giocatore che porta in dote un ingaggio da 4,5 milioni di euro netti. Tanti, per il Siviglia, che oltretutto per portare lo spagnolo via da Torino deve prevedere una spesa per il cartellino di almeno 10 milioni (la Juve ne chiede 12).
SERVE L'IDEA GIUSTA - Ma, come i bianconeri lavorano senza sosta per limare la distanza che li separa da Schalke e Bayern per Draxler e Goetze, così i detentori dell’Europa League stanno provando a farsi venire un’idea per soddisfare in qualche modo le richieste juventine. Mentre il tecnico del Siviglia, Unai Emery, vorrebbe con sé anche Mauricio Isla per le corsie esterne di una squadra che parteciperà alla prossima Champions League, va detto che a Llorente continua a pensare pure il Real Madrid. I bianchi di Spagna conoscono ovviamente molto bene le qualità di un attaccante che, prima di vestire la maglia bianconera, aveva giocato unicamente in patria con l’Athletic Bilbao. Ma Llorente, il Real, se l’è trovato di fronte pure nelle ultime due stagioni di Coppa. E se nella passata stagione il Re Leone è entrato due volte dalla panchina, due anni fa aveva segnato in entrambe le gare del girone di qualificazione. Siviglia o Real, la sorte di Llorente sembra comunque indirizzata al ritorno nella Liga. Questo nonostante i continui attestati di stima che nei suoi confronti piovono da più parti, Max Allegri in testa. Llorente, d’altronde, era anche entrato nelle grazie di Antonio Conte, prima che il tecnico pugliese lasciasse la Juve per la Nazionale.