Salta Siqueira, Juve su Alex Sandro

Intesa trovata però la Juve vuole fare un ultimo tentativo col Porto
Salta Siqueira, Juve su Alex Sandro© Carlos Rodrigues / Icon Sport AG

TORINO - Siqueira c’è, anzi no. Non ancora, almeno. La Juventus ha preparato il terreno, ha trovato l’accordo con il giocatore, ha sistemato financo gli ultimi dettagli. Prima delle firme sul contratto, però, l’amministratore delegato Beppe Marotta e il direttore sportivo Fabio Paratici hanno deciso di prendersi ancora qualche ora di riflessione. Dice: ma come, ieri l’affare era dato per fatto. E ancora, dice: l’entourage del giocatore e i vertici dell’Atletico madrid ritenevano l’operazione agli sgoccioli. Risponde: sì, ma siccome le vie del mercato sono infinite, tanto vale provare a percorrerle tutte sino all’ultimo. Dunque: siccome i vertici bianconeri hanno intravisto una residua chance per arrivare ad Alex Sandro del Porto (la prima vera scelta nella lista dei terzini su cui mettere le mani), allora hanno optato per una pausetta di riflessione che potrebbe anche sciogliersi in brevissimo tempo: svolta magari in giornata) ma potrebbe anche protrarsi sin dopo Ferragosto. Del resto Alex Sandro rappresenta quanto di meglio il panorama intermzionale possa offrire in quanto a terzini sinistri: non a caso è valutato 25-30 milioni e non 9, come il connazionale dell’Atletico Madrid che peraltro verrebbe preso in prestito oneroso con diritto di riscatto; non a caso le residue speranze di acquistarlo della Juventus si scontrano con la massiccia concorrenza del Manchester City.

IL PERCORSO - Bene inteso, comunque: Siqueira non sarebbe certo una scelta di ripiego. Dopo averlo visto giocare un paio di partite con la maglia dell'Atletico Madrid, il presidente dei 'colchoneros', Enrique Cerezo si lasciò scappare al limite della commozione: «Questo qui è un fenomeno». Quasi come se fosse proprio lui il primo a stupirsi delle qualità del calciatore che aveva appena prelevato dalle fila del Granada dopo l'ottima stagione passata in prestito al Benfica. Guilherme Siquiera è infatti il classico terzino brasiliano: ottime doti offensive, ma poca voglia di difendere. Il tutto condito da un bel caratterino tutto da scoprire. Portato in Europa dall'Inter nel 2004, nei dieci anni successivi Siqueira ha cambiato casa più volte di Bobo Vieri. I primi a credere davvero nelle sue qualità sono stati i Pozzo che lo hanno prima portato a Udine e poi spedito nel 2010 nella filiale spagnola della famiglia: il Granada, appunto. Ed è proprio in Andalusia che il terzino nato nel 1986 a Florianopolis ha compiuto il definitivo salto di qualità conquistando nella prima stagione la promozione in 'primera división' e affermandosi, poi, come uno dei migliori specialisti della fascia sinistra. Le dodici reti firmate nei due anni successivi a Granada, hanno consacrato le sue eccellenti doti di attaccante aggiunto. Nessun altro difensore, nello stesso periodo (2011-2013), è riuscito, infatti, a segnare quanto lui. Ed è per questa ragione che uno che di talenti se ne intende come Jorge Jesus lo ha voluto al Benfica. Una stagione indimenticabile, quella passata allo stadio Da Luz di Lisbona da Siqueira, uno protagonisti del 'triplete' conquistato dai biancorossi di Portogallo (campionato, coppa e coppa di Lega) nella primavera del 2014. Splendido incantesimo interrotto, guarda caso proprio allo Juventus Stadium, dal Siviglia nella finale dell'Europa League vinta dalla squadra di Unai Emery ai rigori.

DIFFICOLTA' - La buona stella che lo ha accompagnato l'anno scorso si è però spenta improvvisamente dopo l'ennesimo successo. Questa volta a Madrid: la supercoppa spagnola soffiata agli storici rivali del Real è stato l'ultima soddisfazione di un 2014 da incorniciare. La fase calante, tuttavia, è cominciata poche settimane più tardi dopo un rigore sbagliato sul campo del Valencia che avrebbe potuto cambiare le sorti dell'incontro perso in malo modo dai 'colchoneros' al Mestalla. Quello che ha fatto infuriare Diego Pablo Simeone non è stato tanto l'errore del dischetto, quanto il fatto che Siqueira non era né il primo e nemmeno il secondo dei franchitiratori designati a lanciare la pena massima: «Difficilmente tirerà un altro rigore», lo ammonì duramente, nel post gara, il Cholo. L'espulsione di Anoeta Ma è stato probabilmente l'incidente di Anoeta a segnare, definitivamente, le sue sorti all'Atletico Madrid. Con i 'colchoneros' in vantaggio per un gol a zero, infatti, Siquiera ha pensato bene di farsi espellere con due sciocchi gialli in poco più di due minuti. E non sarebbe stato così grave se la Real Sociedad non fosse riuscita a sfruttare la superiorità numerica ribaltando il risultato. Errore tecnico gravissimo a causa del quale è stato lasciato fuori dalla lista dei convocati delle due partite successive (Olympiacos e Deportivo La Coruña) disputate in Champions e in campionato degli allora campioni di Spagna. Il Cholo Simeone avrebbe comunque voluto tenerlo: «Per quanto riguarda le transizioni in attacco, Siqueira è un innesto importantissimo per la nostra squadra e in difesa sono sicuro che migliorerà perché è un ragazzo che si impegna davvero tanto. Non ho dubbi che i suoi sforzi verranno ricompensati sul terreno di gioco». Molto probabilemente sarà un altro allenatore (Allegri?) a verificare se la profezia del tecnico argentino si avvererà.

L'ITER - Nel caso in cui la Juventus sciogliesse le residue riserve, come detto, l’iter per l’ufficializzazione sarebbe già bell’e pronto per essere espletato: in italia a metà settimana, visite mediche entro giovedì.

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