TORINO - Per competere al massimo livello in Italia e - specialmente - in Europa la Juventus sta portando avanti un programma di espansione globale: si tratta di una crescita su tutti i livelli, ovvero societaria, di brand, di marketing, ma il decollo non può prescindere da una crescita esponenziale anche sotto il profilo tecnico. Dunque, il piano prevede un ampliamento del ventaglio di mercato pure attraverso investimenti sempre più massicci e ambiziosi. Il club bianconero si è già mosso in questa direzione, specialmente nell’ultima finestra di mercato, quella estiva. Non sono passati inosservati i costi necessari per allestire e portare a termine l’affare che ha condotto a Torino l’ex stella del Palermo Paulo Dybala: dalle casse della società di corso Galileo Ferraris sono usciti 40 milioni - anche se ogni tanto il presidente rosanero Zamparini modifica la cifra - numeri che indicano un aumento della soglia di spesa per una singola operazione. Si è passati perciò dai 20 milioni per Alvaro Morata dell’estate precedente al doppio per il talento argentino: indipendentemente dalle considerazioni personali di ognuno sulla bontà o meno di tale investimento, restano scolpite cifre che risultano estremamente significative. E dalle quali la Juventus ripartirà per delineare le strategie di mercato del futuro. Le indicazioni chearrivano dalle mosse attuali dei vertici societari bianconeri vanno esattamente a seguire tale tendenza. La manovra di “accerchiamento” del Psg e il lavoro ai fianchi dell’entourage di Ezequiel Lavezzi significano puntare a un rinforzo di spessore già a gennaio. Il preludio a trattative di ancor più alto profilo da giugno in avanti. Quando la Juve - come anticipato - andrà a caccia di un colpaccio da Oscar.
LA TENTAZIONE - In Spagna ne sono convinti e lo riportano i principali organi di informazione: il Chelsea è pronto a mettere Oscar sul mercato, con la Juventus in primissima fila per assicurarselo. Il piano di ulteriore rilancio per scalare l’Europa parte dall’acquisto di un top player. L’espansione dei ricavi comporta investimenti sempre più vasti: nelle idee della Juve c’è la volontà di avere una struttura tale da viaggiare costantemente tra le top 4 di Champions e potersela giocare guardando negli occhi le big continentali, con l’obiettivo di conquistare la Coppa entro 5 anni. Oscar è il primo punto e il Chelsea ha già dato, appunto, l’ok a trattare la cessione per la prossima stagione. Perché la tentazione di Roman Abramovich si chiama Cristiano Ronaldo e dunque addirittura il magnate russo ha bisogno di incassare quanto più possibile dalle cessioni per imbastire un’operazione da 100 milioni per il portoghese. Oscar è uno dei sacrificabili, al pari del belga Hazard. Il Chelsea si aspetta di ricavare 40 milioni dalla vendita del brasiliano: si tratta di una cifra che non può spaventare un club come quello bianconero capace di aprire il porla stessa somma a Zamparini nell’operazione Dybala. Con Oscar la trattativa è ancora chiaramente in una fase embrionale, ma il discorso è già stato riaperto dopo i tentativi di qualche mese fa. Era stato Max Allegri per primo a metterci la faccia e a indicare il brasiliano, a giugno, quale rinforzo ideale in un ruolo decisamente importante come quello del trequartista, zona di campo dove effettivamente il tecnico livornese ha poche risorse a causa dei problemi fisici di Pereyra e delle difficoltà iniziali di Hernanes. «Oscar e Isco sono giocatori di livello, da Champions», aveva spiegato tempo fa proprio Allegri. E l’idea di arrivare al brasiliano non è caduta nel vuoto: l’ad Beppe Marotta è pronto a ritornare alla carica approfittando delle difficoltà del Chelsea e della necessità ormai palese di perdere alcuni pezzi pregiati per investire gli introiti nella maxi operazione Ronaldo.