Calciomercato Juventus, Zaza poco utilizzato: il suo futuro è un rebus

Allegri l’ha schierato titolare tre volte, la punta aspetta il suo turno: sondaggio dell’Udinese, Premier sull’attenti

TORINO - Ventitré e 26 settembre, 18 ottobre: non tre giorni qualsiasi per Simone Zaza. L’attaccante della Juventus ha potuto assaporare il gusto di giocare da titolare in queste uniche tre occasioni. Il bilancio è magro - due pareggi e una sconfitta - ma in fondo non è che l’avvio dei campioni d’Italia sia stato esemplare: settima forza su 20 squadre, a nove punti di distacco dalla cima. Altre cinque presenze da subentrante (Champions compresa), ma con minutaggi ridotti all’ultimo quarto d’ora, fanno da corredo. Sostenere che il ragazzo si aspettasse ben altro trattamento è lapalissiano, tuttavia non c’è astio né voglia di scappare. Se fosse contento di essere così poco considerato - 309 minuti - dovrebbe piuttosto cambiare mestiere. E invece...

FUORI DAL GIRO - E invece l’ex centravanti del Sassuolo trascorre ore tutt’altro che spensierate in panchina, malgrado i due gol realizzati abbiano lasciato tracce delle sue particolari abilità. Tiro da fuori (deviato in porta) contro il Frosinone, rete segnata dopo un contropiede solitario e sciroppandosi mezzo campo col Siviglia, nel contesto di una prova connotata da notevole generosità a tutto campo. Massimiliano Allegri, finora, ha dimostrato di fidarsi maggiormente di Juan Cuadrado, Mario Mandzukic, Alvaro Morata e Paulo Dybala. Simone è molto meno utilizzato dei compagni di reparto (738 minuti per il croato, 799 per lo spagnolo, 901 per l’argentino, 930 per il colombiano), eppure non demorde. Il problema è che, fatta salva la stima del ct Antonio Conte (che però si appella costantemente alla necessità che i suoi ragazzi giochino nei rispettivi club, pena una possibile esclusione dal clan azzurro), anche in Nazionale il lucano ha perso spazio. Mai provato in questa settimana nel corso delle partitelle a Coverciano, Zaza deve giocare di più, altrimenti rischia il... taglio.

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