ROMA - Jonathan Calleri è a Roma. Ha incontrato Papa Francesco a San Pietro (i due avrebbero scherzato da “rivali” essendo uno attaccante del Boca, l’altro tifoso del San Lorenzo) e ha avviato le pratiche per prendere il passaporto italiano. Pratiche che però non dovrebbero permettergli di acquisire il documento per la sessione di gennaio. Il perché l’ha spiegato Daniel Angelici, presidente del Boca: «La proposta per Jonathan è molto favorevole per lui e per noi: l’ipotesi più probabile è una sua cessione - le sue parole al Clarin - Calleri sarà ceduto al 99% ad un fondo d’investimento inglese (Stellar Football Ltd, ndr) e poi andrà a giocare in Italia».
CERCASI CLUB AMICO - Il fatto che ieri Ausilio non fosse ad Appiano rende plausibile l’indiscrezione circa un incontro tra il ds dell’Inter e i rappresentanti di Calleri approfittando del viaggio in Italia del giocatore con tutto il suo entourage. L’investimento per la punta è importante, dato che la sua valutazione si aggira sui 10 milioni (la Stellar per “lanciare” il suo giocatore in Europa, potrebbe però anche avallare l’ipotesi di un prestito), ma l’Inter, come più volte riportato, è da mesi sul giocatore, più volte visionato (e promosso) dagli 007 nerazzurri. Il problema che deve fronteggiare Ausilio è però duplice: in primo luogo va respinta la concorrenza del Chelsea, inoltre va trovato un club che possa tesserare Calleri avendo l’Inter completato gli slot riservati agli extracomunitari. In tal senso, il ds guarda ad Atalanta (dove c’è una buona colonia argentina), Frosinone e Chievo. Sulla destinazione finale però la sua scelta Calleri l’ha già fatta, come provano le parole sul club nerazzurro: «L’Inter è un club che mi piace parecchio». L’affare nel caso, sarebbe disgiunto dall’affare Palacio che il Boca è pronto ad abbracciare da svincolato.