© www.imagephotoagency.itTORINO - Credibilità globale e raggiungimento di traguardi ambiziosi consolidano la mentalità. È ciò che sta succedendo alla Juventus ormai da anni con una crescita costante stagione dopo stagione. I passi avanti, poi, attirano: quello che i ragazzi di Massimiliano Allegri sono stati capaci di ottenere nella scorsa annata e le conferme fatte registrare in quella attuale sono aspetti che invogliano i campioni ad abbracciare l'avventura bianconera con la convinzione di poter lottare su ogni fronte guardando negli occhi, pure a livello europeo, gli avversari più blasonati. Fatturato o non fatturato, la Juve piace ai big, come conferma l'ad Beppe Marotta e un simile appeal aiuta la dirigenza in sede di mercato. E' il classico raccolto dopo la semina, perché prima è stato necessario preparare il terreno. [...]
DUE BINARI - Da una parte c'è il discorso sui giovani tanto caro, comprensibilmente, alla società di corso Galileo Ferraris. E sotto tale punto di vista la Juventus ha dimostrato con i fatti di non voler essere seconda a nessuno. Senza andare troppo indietro con la memoria, è sufficiente citare la sessione di mercato di gennaio: da Mandragora a Sensi passando per Rogerio, Matheus e tanti altri, la Juventus ha monopolizzato il mercato degli under italiani e stranieri e diverse nuove operazioni sono già intavolate, pronte ad essere concretizzate. Ma ciò che emerge dalle mosse bianconere èche le manovre non riguarderanno solo i giovani. Ecco perché è già partita la caccia ai big, ingolositi dall'appeal crescente. I nomi segnati nella lista di Marotta e Paratici sono di altissimo livello, almeno un big per ogni ruolo. La missione per Gundogan, già tentata in inverno, è solo rimandata: ci saranno altri assalti al centrocampista del Borussia Dortmund. Così come andrà avanti il lungo lavoro di corteggiamento per arrivare a un centravanti di lusso come Cavani.
LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SU TUTTOSPORT IN EDICOLA