© Federico Tardito/Ag. Aldo Liverani FOTO FEDERICO TARDITO-AG ALDO LITORINO - Maurizio Sarri predilige lavorare con giocatori che conosce bene, caratteristica peraltro piuttosto comune tra gli allenatori. E se il tecnico, più di un anno fa, è stato chiamato da Aurelio De Laurentiis a guidare il Napoli, il merito è sicuramente dello straordinario lavoro svolto all'Empoli. Non a caso la spesa partenopea nella bottega toscana era stata ampia: da Hysaj a Tonelli passando per Valdifiori, tanti hanno percorso la strada da una maglia azzurra a un'altra più ambiziosa. Ma nei sogni di Sarri c'era e resta Daniele Rugani, un ragazzo cresciuto sotto la sguardo attento dell'allenatore a Empoli. Il Napoli, seguendo il suggerimento, aveva cercato in tutti i modi di convincere la Juventus a cedere il giovane difensore nella passata stagione, approfittando anche dello scarso impiego. Poi però, a causa degli infortuni, Rugani era diventato indispensabile per Massimiliano Allegri. Fuori dal mercato, intoccabile: per De Laurentiis nessuna possibilità di accontentare, in questo caso, il proprio tecnico. Nella scorsa estate c'è stato un nuovo tentativo, supportato da un'offerta di ben 30 milioni: proposta respinta al mittente dall'ad Beppe Marotta, nonostante la cifra consistente. La Juventus aveva detto no nell'ultima sessione di mercato anche per altre operazioni: il passaggio al Napoli di Roberto Pereyra sembrava cosa fatta e invece si è arenato proprio sul più bello, con l'argentino che ha infine accettato il trasferimento al Watford. Senza dubbio l'affare Higuain ha contribuito a rendere più complicate le trattative tra i due club, ma su Rugani, anche in futuro, la sensazione è che la volontà di Marotta sia irremovibile: l'azzurrino è considerato un pilastro per la difesa del futuro, considerando per di più che il reparto in questione avrà bisogno nei prossimi anni di un processo di restyling vista l'età media delle colonne bianconere.