TORINO - Per Axel Witsel è scattato un nuovo conto alla rovescia. Lo Zenit oggi giocherà in campionato contro l’Ufa, sabato contro il Rostov e l’8 dicembre - cioè giovedì prossimo - chiuderà la prima parte della stagione contro l’Az Alkmaar in Europa League. Tre partite in 9 giorni prima del lungo “letargo” russo, che si concluderà tra febbraio (con la Coppa europea) e marzo (col campionato). Per il centrocampista belga potrebbero essere molto più che tre incontri. Se tutto andrà secondo programmi - e sogni - saranno gli ultimi 270’ di Witsel con il club di San Pietroburgo.
L’ex Benfica ci spera, ma allo stesso tempo non si fa troppe illusioni visto quanto accaduto lo scorso 31 agosto, quando ha vissuto l’ultima giornata del mercato nella sede della Juventus aspettando invano il via libera dello Zenit. La pista è concreta, però tanto Witsel quanto la società bianconera sono consapevoli che non sarà scontato l’ok della proprietà sovietica. Marotta e Paratici di sicuro un tentativo lo faranno e i tempi per l’affondo sono maturi. Fra 9 giorni termina la prima parte di stagione dello Zenit e i dirigenti bianconeri proveranno a scoprire le carte della squadra allenata da Mircea Lucescu. Secondo fonti russe la Juventus andrà al “dentro o fuori” nelle prossime due settimane. Scenario logico. In caso di semaforo verde, Witsel verrebbe tesserato già a inizio gennaio. Allegri, in questo modo, accoglierebbe immediatamente uno dei due rinforzi di centrocampo e il belga avrebbe maggiore tempo per ambientarsi nella nuova realtà. Un vantaggio in ottica campionato (a gennaio sono in programma 4 partite più una di Coppa Italia) e soprattutto Champions, dal momento che il jolly di Liegi sarebbe utilizzabile negli ottavi.