Juventus, Allegri e la firma per un incarico speciale

Il contratto è stata una formalità e la chiacchierata con i dirigenti è servita a chiarire quale sarà l’obiettivo principale della prossima stagione. Non ci si nasconde: la Champions League deve essere il traguardo prioritario della Juve. E il tecnico lo sa
Juventus, Allegri e la firma per un incarico speciale© Marco Canoniero

TORINO - Presto, segua quella... Coppa. I vertici della Juventus danno l’ordine a Massimiliano Allegri come ai taxisti dei film d’azione. Il tassametro, d’altronde, corre velocissimo: il tecnico guadagnerà sette milioni più uno di bonus e la Champions League, secondo i piani della dirigenza bianconera, deve essere compresa nel prezzo. Nessuno, alla Juventus, è così superficiale da pensare di poter ordinare la vittoria di quella Coppa come al ristorante, ma i concetti espressi nella mattinata di confronto in sede non hanno trovato nascondigli: la Champions è l’obiettivo per la prossima stagione. Provare ad alzare il trofeo che manca dal 1996 è il traguardo principale. Allegri lo sa. Lo sapeva anche prima di Cardiff, perché il programma della società era chiarissimo: vincere la Coppa nel giro di due stagioni. Una era quella appena conclusa con il trofeo sfumato in finale, l’altra è la prossima e proprio la sconfitta di Cardiff ha trasformato la Champions nell’obbligo morale del 2017-18.

PIENA FIDUCIA - Insomma, non hanno perso troppo tempo a discutere sul contratto e hanno accontentato la richiesta economica di Allegri, nel quale c’è totale fiducia e sintonia. Ma gli hanno ribadito ciò che lui stesso sentiva come dovere: vendicare le due sconfitte di Cardiff e Berlino. Certo, per vincere la Champions ci vuole la squadra giusta. La Juventus di quest’anno è certamente una squadra eccellente, ma perfettibile, con alcuni fuoriclasse e con giocatori di provato carattere, quelli che sono mancati nel momento critico della finale contro il Real Madrid. Allegri ha chiesto questa tipologia di calciatori da acquistare nei prossimi due mesi, stilando anche un elenco. Marotta e Paratici lo hanno scorso con interesse, perché tengono in considerazione le proposte del tecnico, ma faranno anche di testa loro, come hanno spesso e volentieri fatto nel corso delle passate campagne acquisti bianconere.

La certezza, tuttavia, di avere una squadra all’altezza della finale è la solida base sula quale verrà costruito. La Juventus ha fretta, sa che nel giro di un paio di stagioni potrebbero esserci pensionamenti eccellenti e quindi vuole battere il ferro finché si può. Provare a vincerla subito, provare dunque, a costruire una rosa all’altezza della massima competizione europea. E affidarsi a un tecnico che si è dimostrato perfettamente a suo agio nell’assalto alle coppe europee. E che adesso dovrà dare quello definitivo, che lo consacrerà definitivamente.

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