© www.imagephotoagency.itTORINO - Il weekend per far finta che sia tutto normale, compresa la possibilità concreta che l’attuale numero 10 della Fiorentina possa cambiare squadra e trasferirsi nientepopodimeno che alla Juventus, quindi da lunedì ogni giorno sarà buono per accelerare la pratica. Federico Bernardeschi e la maglia bianconera, per il momento, è come se si “annusassero” a distanza. Ma il feeling reciproco s’annuncia denso di note calienti, positive, appaganti se tutto andrà come deve andare. Se - vale a dire - i dirigenti delle due società troveranno un accordo che servirebbe pure a scongelare i rapporti fra club storicamente nemici. Già, nemici, a meno che gli affari non riuniscano interessi in apparenza opposti. Beppe Marotta, Fabio Paratici, Pantaleo Corvino attorno a un tavolo: sembrava un’invenzione da allupati di un calciomercato psichedelico, ma il summit è stato p rogrammato sul serio.
PROPOSTA AL RIALZO - Si ritroveranno a discutere del futuro del fantasista di Carrara, concittadino di Gigi Buffon che in occasione dei raduni in Nazionale avrà condiviso più di una chiacchierata con il 23enne in odor di Juve. Gli uomini mercato bianconeri e il dg dell’area tecnica viola si confronteranno, consapevoli (soprattutto Corvino) del fatto che Berna non rinnoverà il contratto (ora in scadenza nel 2019) malgrado la proposta di un quinquennale nuovo di zecca a 2,5 milioni d’ingaggio a stagione. Il giocatore è intrigato dall’opzione juventina, da una prospettiva di successo cui s’accosta pure uno stipendio niente male (dai 3 milioni in su, buttali via...).
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