Moggi: «Calciopoli farsa. È stato processo politico»

«I giudici hanno appurato che campionati e sorteggi erano regolari. Cristiano Ronaldo aveva fatto le visite per la Juve»
MONTECATINI TERME (PISTOIA) - "Un processo politico di cui sono stato vittima per nove anni e mezzo". Così Luciano Moggi, ex direttore sportivo della Juventus, ha commentato la sentenza della Cassazione che ha portato alla prescrizione dei fatti legati a Calciopoli, in un incontro al Teatro verdi di Montecatini Terme. "I giudici - ha detto Moggi - hanno appurato che i campionati e i sorteggi arbitrali erano regolari. L'unico 'sodale' della Juventus, secondo loro, è risultato l'arbitro De Sanctis, che in quel campionato arbitrò cinque volte e in quattro occasioni la Juventus perse". "Il pm - ha concluso - diceva che a telefonare ai designatori eravamo solo noi e invece con il tempo è venuto fuori che di telefonate ce ne erano a chili da parte di tutti. È stata tutta una farsa".

CRISTIANO RONALDO E LA JUVE
- Trezeguet e Zidane i colpi più riusciti della sua carriera; Snejder, De Rossi, Aquilani e addirittura Cristiano Ronaldo gli acquisti saltati all'ultimo minuto. Lo ha rivelato Luciano Moggi durante un incontro a Montecatini Terme per presentare il suo libro. "De Rossi e Aquilani stavano per arrivare alla Juventus nell'affare che avrebbe dovuto portare Davids alla Roma - ha raccontato Moggi -. Io avevo chiesto 13 miliardi di lire più i due giovani, e la Roma stava per darmeli. Poi, forse, qualcuno si decise ad andare a vedere come giocavano in Primavera e saltò tutto". "Cristiano Ronaldo - ha aggiunto Moggi - aveva già fatto le visite mediche a Torino: allo Sporting avremmo dato Salas più 5 miliardi, ma quest'ultimo rifiutò il trasferimento e arrivò il Manchester United che mise sul piatto 31 miliardi in contanti e se lo prese".

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