Lazio, Mauri: «Che emozione la vittoria in finale di Coppa Italia contro la Roma»

Il capitano biancoceleste: «Il 26 maggio rimarrà unico nella storia. Alzare il trofeo da capitano è indescrivibile»
Stefano Mauri: 303© LaPresse

ROMA - Stefano Mauri, capitano della Lazio, ha parlato in vista del derby contro la Roma del prossimo turno di campionato: «Come si prepara un derby? Come per una partita qualunque, studiando l'avversario. Poi sappiamo che dobbiamo metterci qualcosa in più perché i tifosi ci tengono molto. Il derby più bello rimane quello del 26 maggio, rimarrà unico nella storia. Per me alzare la Coppa da capitano è stata un'emozione indescrivibile». Il trequartista biancoceleste ha poi proseguito: «Il derby è una partita particolare a Roma, è una sfida tanto sentita, difficile da spiegare. Bisogna viverla per poterlo capire, è un match che si aspetta dall'estate. Si gioca per una città intera, è una partita unica». A chi gli chiede di ricordare i suoi gol più importanti, Mauri risponde così: «Ne ho fatti tanti, il più bello quello in rovesciata con il Napoli nel 2012. Anche se i tre nei derby sono quelli che mi vengono in mente più spesso». Di calciatori forti ne ha conosciuti tanti, da compagno e da avversario, ma sul più forte Mauri non ha dubbi: «Dico Pirlo. Dovevo seguire lui quando non avevo palla: non sembra, ma corre veramente tanto», ha concluso il brianzolo.

MATRI - «L'avversario più forte per me è stato Nesta. Cerchiamo di mettere in campo ancora più forze. Bisognerebbe però farlo già dallo 0-0, quindi proviamo a non subirlo». Sul razzismo: «Non deve esserci, sia in campo che fuori siamo tutti uguali. La cosa più importante è divertirsi e cercare di raggiungere gli obiettivi serenamente». «Il giocatore che vorrei sempre nella mia squadra? Messi è più forte, ma Ronaldo è più completo. Tra i due prendo comunque Messi».

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