Inzaghi: «Io alla Juventus dopo Allegri? Fa piacere, ma la Lazio è casa mia»

Il tecnico, dopo il 4-1 al Milan, risponde ad alcune voci di mercato: «Vuol dire che io e il mio staff stiamo lavorando bene. Nel calcio però non si sa mai»
Inzaghi: «Io alla Juventus dopo Allegri? Fa piacere, ma la Lazio è casa mia»© ANSA

ROMA - «Quest’anno con anche l’Europa League spenderemo molte più energie mentali e fisiche ma giocando così ci toglieremo delle soddisfazioni. Alla vigilia nessuno poteva pensare a questo risultato, ma ieri ho visto la squadra molto pronta e molto tonica e ci credevo». La gioia di Simone Inzaghi arriva dopo il 4-1 dell’Olimpico rifilato al Milan. «Obiettivo Champions? In Serie A ci sono delle corazzate costruite per altri obiettivi. Noi vogliamo regalare queste soddisfazioni ai tifosi che se lo meritano, poi sappiamo che lavorando da squadra possiamo fare molto bene – ha detto il tecnico della Lazio a Premium Sport -. Io alla Juventus dopo Allegri? Fa piacere, si vede che io e il mio staff stiamo lavorando bene ma per me la Lazio è casa mia, sono tifoso, i miei figli tifano Lazio e per me questo è il mio punto d’arrivo, poi nel calcio non si sa mai. Le soddisfazioni come oggi o come la finale di Supercoppa rimarranno per sempre dentro di me».

Lazio-Milan 4-1: tripletta di Immobile

«CIRO È UN LEADER» - «Per Immobile sono finite le parole, l’anno scorso ero contento che fosse arrivato perché sapevo che ci avrebbe dato una grande mano. Lui si è inserito in maniera splendida, ora dopo un anno è un nostro leader e uno dei nostri capitani. Lucas Leiva ha fatto una gara straordinaria, dovevamo togliere le linee di passaggio del Milan e non era semplice ma l’abbiamo preparata bene. Lucas ha letto benissimo le traiettorie. Dove giocherà Nani? È un giocatore importante, avrà il tempo per recuperare ma lui non ha problemi a giocare sull’esterno. Può anche fare la seconda punta poi toccherà a noi aiutarlo nell’inserimento».

SU BIGLIA - «In questo Lazio vedo una grandissima umiltà e una grande disponibilità. Questo gruppo l’anno scorso ha fatto un campionato straordinario e quest’anno vogliamo farci trovare pronti per rimanere nei piani alti della classifica. L’incontro con Biglia? Sì, ci siamo salutati prima della gara. Lo stimo molto come giocatore e come persona, l’anno scorso a volte ha giocato con alcuni problemi fisici. L’ho rivisto con piacere, gli auguro tutto il bene possibile».

PARLA IMMOBILE - «Sono felice perché ho raggiunto la maturità, me lo sento dentro, sono sereno. Lo sono stato anche dopo la partita con la Spagna perché sapevo che le qualità della squadra sarebbero venute fuori. Anche oggi era difficile rialzarsi – ha dichiarato Immobile ai microfoni di Premium Sport - perché tutti pensavano tutti che avevamo mollato dopo la Supercoppa. Ma siamo andati a Verona in un campo difficile e abbiamo vinto. Oggi abbiamo affrontato una squadra fortissima, l'abbiamo messa sotto, non è da tutti fare 4 gol al Milan». La Lazio è la quinta squadra in corsa per la Champions? «Potete continuare a parlare delle quattro - ha continuato l'attaccante-, poi noi piano, piano, a piccoli passi ci arriveremo. Credo che la strada di oggi sia quella giusta, la compattezza del gruppo e lo spirito di sacrificio uno verso l'altro. Io il miglior attaccante italiano? Andiamoci piano, è una responsabilità grande, l'Italia è stata patria di grandi bomber, di grandi talenti. Quindi è una responsabilità importante, soprattutto quest'anno che c'è il Mondiale». 

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