Immobile+Inzaghi: è Lazio show

Ciro e il tecnico sono i veri protagonisti di una squadra in cerca di gloria e di titoli
Immobile+Inzaghi: è Lazio show© ANSA

ROMA - Luca Marchegiani è stato il baluardo difensivo principe della Lazio scudettata (1999-2000), un grande portiere e, ovunque sia stato, un importante uomo spogliatoio. Ora commenta le partite della Serie A per Sky e si diverte a seguire una Lazio che sta regalando enormi soddisfazioni ai propri tifosi. «Sì, sono molto legato ai colori biancocelesti così come lo sono a quelli del Torino anche se in granata sono stato la metà del tempo che al club capitolino. Adesso molti mi chiedono se la squadra di Inzaghi sia simile a quella dove giocavo io ma credo che confrontare due momenti storici diversi sia un po’ antipatico. Tuttavia, a mio parere, l’attuale squadra può essere avvicinata alla mia prima Lazio, magari non a quella successiva che ha raggiunto grandi risultati con investimenti molto importanti. Ora come allora si sta costituendo un gruppo di giocatori di prospettiva che può aprire un ciclo importante».

Ma questa Lazio fin dove può arrivare? Può lottare per lo scudetto?
«E’ ancora presto per sbilanciarsi in pronostici ma penso di no. Sicuramente sarà una squadra che tutti dovranno rispettare e anche temere ma Juventus e Napoli, al momento, mi sembrano inavvicinabili. Per salire in alto deve sperare nelle difficoltà di qualche grande perché credo che Roma, Inter e Milan (nonostante siano due cantieri aperti) abbiano qualcosa in più. La Lazio, insomma, è la capofila di quel gruppetto che comprende anche Sampdoria, Torino e Atalanta. Inoltre i biancocelesti giocano anche in Europa League e alla lunga tutti questi impegni possono togliere energie. Ecco, magari la Lazio potrebbe pensare di puntare seriamente all’Europa League e credo che potrebbe anche vincerla...».

Sotto il segno di Inzaghi...
«Quello laziale è un collettivo ben allenato e costruito in maniera molto differente rispetto a quello dello scorso anno quando c’erano Biglia e Keita. Ecco, uno dei meriti che va ascritto a Inzaghi è quello di essere riuscito a sopperire a cessioni molto importanti valorizzando altri elementi. Un esempio è Luis Alberto, arrivato nell’agosto 2016 ed esploso solo in questa stagione. Rispolverato e responsabilizzato, ora è un grande talento e un punto fermo del collettivo. Poi Simone ha la capacità di mettere ogni giocatore a proprio agio e in condizione di dare il meglio di se stesso. E’ un grande “valorizzatore”, insomma, e non solo di giovani. Il suo futuro. Se continuerà così il suo destino sarà quello di allenare una big».

E super Immobile?
«Grandissimo attaccante. Sente fiducia attorno a sè e segna a ripetizione. E’ ancora meglio dell’anno scorso. Inzaghi gli ha trovato le coordinate giuste per esprimersi al massimo. E lui sta rispondendo alla grande».

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