Lazio, Simone Inzaghi ci crede: «A Napoli per l'impresa»

Il tecnico biancoceleste fiducioso alla vigilia del match del San Paolo: «Le loro assenze un vantaggio per noi: la missione è possibile»
Lazio, Simone Inzaghi ci crede: «A Napoli per l'impresa»© Getty Images

ROMA - Dopo il poker servito al Novara negli ottavi di Coppa Italia (4-1), la Lazio si rituffa ora sul campionato con un girone di ritorno decisamente impegnativo: prima la trasferta a Napoli e poi la sfida contro la Juventus all'Olimpico. A dare fiducia ai biancocelesti alla vigilia della partita del San Paolo la ritrovata forma di Luis Alberto e Milinkovic ma anche le defezioni che dovrà affrontare Carlo Ancelotti«Le loro assenze sono importanti e per noi questo è un vantaggio - ha ammesso Simone Inzaghi -. Dovremo essere bravi a fare tre punti al San Paolo, dove nessuno ci è riuscito: abbiamo le capacità per farcela. Tranne Koulibaly, gli altri sono mancati diverse volte perché Ancelotti ha variato molto gli uomini e comunque Maksimovic e Albiol sono giocatori importanti. Il Napoli una grande squadra, ha una rosa competitiva e ampia. Lo scorso anno ha fatto record di punti e nonostante il cambio di allenatore sono sempre ai vertici. Per quanto ci riguarda noi dobbiamo cercare di cambiare l’inerzia delle gare, sono contento di come i ragazzi si sono preparati: al San Paolo serviranno concentrazione e personalità».

LA SFIDA CON ANCELOTTI - La sfida nella sfida è quella tra Inzaghi e Ancelotti, per il quale il tecnico della Lazio nutre grande rispetto: «Parla il suo curriculum, un grandissimo tecnico che è sempre riuscito a far rimanere il Napoli al vertice della classifica. Non ci sarà Insigne ma ci sono Mertens e Milik, non ci sarà Allan o Hamsik ma hanno tanti elementi. Più difficile affrontare Sarri o Ancelotti? È cambiato l'assetto tattico, è una squadra molto tecnica con ottimi elementi. Il gioco e la qualità non sono calate assolutamente, sono secondi come lo scorso anno».

MERCATO E FORMAZIONE - A tenere banco è anche il mercato: «Sono tutti a disposizione tranne lo squalificato Marusic, Caceres e Murgia che invece non sono stati convocati: sono ottimi professionisti e giocatori importanti, stanno facendo delle valutazioni (legate a una possibile partenza, ndr). Il mercato? Con la società c’è grande sintonia, abbiamo gli stessi intenti e qualcuno uscirà perché siamo in tanti ed è difficile allenarli tutti. Badelj e Berisha? È normale che in una rosa alcuni elementi possano giocare meno ma loro non si sono mai lamentati e ci aiuteranno a far sì che le cose possano andare nel modo migliore. Movimenti in entrata? Acquisteremo giocatori che vogliamo prendere». Si è parlato poi di formazione, in attesa di capire se Lulic traslocherà a destra e di vedere se Luis Alberto agirà da centrocampista o a supporto di Immobile«Lulic è un giocatore duttile così come Luis Alberto è un giocatore intelligente tatticamente: dopo il risveglio muscolare mattutino farò le mie valutazioni».

 

 

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