Lazio, Immobile corre verso la Juventus

Recuperato e pronto a strappare una maglia da titolare: il capitano laziale ha lavorato in gruppo e si candida per la supersfida dello Stadium

Forse neanche Maurizio Sarri stesso avrebbe scommesso in estate su un bunker difensivo così efficiente. Perché i nove punti in più della sua Lazio rispetto allo scorso anno, e allo stesso momento del campionato, si spiegano soprattutto grazie a una solidità ritrovata, garantita nell'ultimo periodo dalla coppia Casale-Romagnoli. Numeri da record per la seconda retroguardia della Serie A, che ha ceduto lo scettro di miglior difesa del campionato alla Juventus, sua prossima avversaria, solo nel tracollo in casa contro lo Salernitana (1-3) un paio di turni fa. Eccola l'unica gara, insieme ai cinque gol incassati in Europa League dal Midtjylland, in cui Sarri ha rivisto i vecchi fantasmi, salvo poi consolarsi con statistiche che premiano finalmente un lavoro tattico oculato sul pacchetto difensivo. Quello di giovedì sera contro il Monza per Provedel è stato il nono clean sheet in Serie A (solo il Barcellona in Europa ha fatto meglio con 11), il secondo consecutivo dopo quello preziosissimo strappato di forza nel derby. Tutta un’altra storia rispetto alle prime 14 giornate dell’anno scorso, quando per i biancocelesti si contavano ben 25 gol incassati, contro i soli 8 di quest’anno. Negli scontri diretti vinti in chiave Champions contro Inter, Atalanta e Roma, solo Lautaro Martinez è riuscito a bucare la Lazio, tutti gli altri bomber sono rimasti a secco.

Juventus-Lazio, Immobile va di corsa

Sarri riproporrà la stessa formula difensiva domani sera allo Stadium, con il supporto, come ama spesso ricordare, di un centrocampo fisico e applicato tra Cataldi, Milinkovic-Savic e Vecino. Chi non trova più spazio nelle idee di Sarri è Luis Alberto, destinato a lasciare la Lazio a gennaio per un rapporto con il tecnico tormentato e mai decollato, oggi ai minimi storici. Attenzione a Ciro Immobile, completamente recuperato e pronto a strappare una maglia da titolare: il capitano laziale ha lavorato senza risparmiarsi per tre settimane, bruciando le tappe per guarire dalla lesione a carico del bicipite femorale, ingoiando aspramente anche i consigli dello staff medico che lo invitavano a non rischiare con una presenza nel derby. I pochi minuti col Monza lo hanno rigenerato, togliendogli anche le ultime paure. Niente da fare invece per Zaccagni e Lazzari, arrivederci al 2023 per due fedelissimi della Lazio dei record di Sarri.

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