Balotelli: «Per la Coppa faccio anche il portiere»

SuperMario è smanioso di giocare in Champions: «Se per vincerla devo giocare in porta, gioco anche in porta, non c’è problema»
CARNAGO - È la grande notte di Balotelli: la sfida con Diego Costa, ma pure l’occasione di rompere uno dei pochi tabù che gli sono rimasti in carriera, Supermario non ha mai fatto gol nella fase a eliminazione diretta di Champions. «Sono molto contento di giocare questa partita, l’anno scorso soffrivo in tribuna, spero di dare una mano in più stavolta. Voglio aiutare il gruppo e vincere, normale che in certe partite c’è un’atmosfera diversa. Dopo le fasi a gironi, dopo non ho giocato più di tanto, non ho mai segnato a una squadra spagnola ed è un motivo in più per fare bene: in Nazionale non ho mai battuto la Spagna, sarebbe il caso di iniziare a farlo con una squadra spagnola. Le pressioni non sono dovute a quello che succede in campo ma sono esterne e non riguardano il calcio. Il calcio in Europa è diverso da quello italiano, un po’ diverso e forse un po’ migliore. Io sono un attaccante centrale, ma se per vincere la Champions devo giocare in porta, gioco anche in porta, non c’è problema. Clarence è ancora un calciatore, c’è molto dialogo, libertà di esprimere opinioni, è tutto più facile. Lui papà? Lo offendi... È un fratello. Io sono molto critico nei miei confronti, infatti mi dà fastidio quando lo fate voi perché lo faccio anche io da solo: ma soltanto così si può migliorare. Campione io? A me interessa vincere le partite, tutto il resto viene da sé». Chiusura con l’intesa con Pazzini: «Quando abbiamo giocato insieme, io o lui abbiamo fatto gol: è statistica. Promesse? Io le partite le gioco, non faccio promesse prima di giocare».

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