Seedorf: noi come il Milan del 2007

Il tecnico rossonero: «Ci aspetta una partita particolare, la Champions è un momento speciale in cui tanti fattori entrano in gioco. Sono molto soddisfatto di quanto fatto in settimana e tutti saranno al meglio con l’Atletico»
CARNAGO - Notte di esami per Clarence Seedorf, l’unico uomo che, da calciatore, ha alzato il trofeo con tre squadre diverse, ovvero Ajax, Real Madrid e Milan (due volte). «Ci aspetta una partita particolare, la Champions è un momento speciale in cui tanti fattori entrano in gioco. Sono molto soddisfatto di quanto fatto in settimana e tutti saranno al meglio con l’Atletico. Loro risultati negativo? Ho visto una squadra organizzata, che da due anni è a grandissimi livelli, e ho grandissimo rispetto per loro. Con Simeone ho giocato spesso contro, ha fatto un bel percorso e gli auguro il meglio tranne che in queste due partite. Da quando sono arrivato sempre tenuto in conto questa gara. La Champions 2007 deve essere un grandissimo esempio, non stavamo bene, ma la coppa l’abbiamo sempre considerata opportunità per crescere. Credo che anche questo gruppo debba vedere la Champions come una grande opportunità. Io valore aggiunto? No, è lo spirito della squadra e l’unione che ho sempre più vedendo nello spogliatoio e nel club. Abbiamo iniziato in un momento difficile, siamo ancora in un momento difficile ma in queste notti c’è un’atmosfera diversa, questa gara ha un peso diverso rispetto alle altre e noi cercheremo di passare il turno con forza, entusiasmo, sapendo che di fronte abbiamo un’avversaria che è più avanti in tutto. In Champions ci sono state tante sfide con squadre in situazioni complicate che hanno fatto grandi partite. La musica della Champions è speciale, è il torneo più importante al mondo a livello di club, è giusto che sia riconosciuta come una serata speciale e diversa, queste serate sono quelle che un bambino sogna di vivere da giocatore o da tifoso, noi lotteremo anche per l’Italia. Noi rispettiamo l’Atletico, ma questo club ha una storia importante in Champions e può superare se stesso. Per prepararci a questa partita ho parlato con Ancelotti, ma anche con altri, e sono andato a vedere la partita con la Real Sociedad, hanno un grande attaccante, Diego Costa, hanno organizzazione e molta disciplina nelle due fasi, quella offensiva e quella difensiva».

«ARRIVEREMO A GIOCARE CON 5 PUNTE» - Un capitolo a parte merita la visita di Silvio Berlusconi a Milanello: «Il presidente è un grande innovatore e sa che il calcio cambia. C’è una filosofia che conta, non il numero delle punte o il sistema di gioco. Per questo dico che ci vuole tempo per far sì che i giocatori interpretino in un certo modo ogni momento della partita. Al presidente piace avere due punte, ma io prevedo che ne arriveremo con 4-5 punte». Postilla su Kakà («Non è ancora al meglio, speriamo possa recuperare, ma abbiamo comunque in mente anche qualche altra soluzione. Mario e Pazzini dall’inizio? Tutto è possibile») e con complimenti a Inzaghi: «Ci siamo sentiti, questo crea entusiasmo nell’ambiente ed è un segnale su quanto il Milan voglia puntare sui giovani».

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