MILANO - E’ già il momento della verità. Perché domenica sera, alla seconda giornata di campionato, il calendario propone subito Parma-Milan. Che non è mai stata una sfida come tutte le altre, ma quello che è successo dieci giorni fa, nell’ultima giornata di mercato, fa sì che l’attesa torni ad essere molto calda. Perché tre ore prima del gong finale, Jonathan Biabiany era un giocatore del Milan, con tanto di foto postata sui socialnetwork, sciarpa rossonera al collo e visite mediche già effettuate e superate. Ma le due società non avevano fatto i conti con Zaccardo, che doveva essere la contropartita. E che non lo è stata non perché il difensore campione del mondo abbia inspiegabilmente puntato i piedi, ma perché gli veniva proposto un contratto capestro. Ma questa è un’altra storia: quel che oggi conta è che Biabiany domenica sarà avversario del Milan e non è difficile immaginare con quale rabbia scenderà in campo. Quando il Milan, a tre ore dalla chiusura del mercato, si è trovato la porta chiusa verso Parma, è stato rapidissima l’inversione di marcia, direzione Bergamo, per prendere Bonaventura. Quest'ultimo è andato così bene nel test di sabato che Inzaghi sta persino meditando di mandarlo in campo contro il Parma. Anche tatticamente, potrebbe rivelarsi una scelta azzeccata: sicuramente è un giocatore più di copertura rispetto, ad esempio, a Honda e a Menez, con i quali potrebbe contendersi l’ultimo posto disponibile di un attacco che dovrebbe vedere El Shaarawy, certamente, e forse anche Torres, come prescelti per vestire la maglia da titolare nella trasferta al Tardini.