Serie A, Villalba: «Voglio il Milan perché è grande»

L’attaccante del San Lorenzo: «Sì, mi piacerebbe vestire la maglia rossonera, ma è normale che un calciatore aspiri a un top club europeo»
MILANO - Un talento purissimo pronto ad esplodere sotto gli occhi del mondo. Hector Villalba, attaccante classe 1994 del San Lorenzo è uno dei gioielli più preziosi della squadra campione del Sud America tanto da aver attratto su di sé le attenzioni di moltissimi club europei tra i cui il Milan. Gli osservatori rossoneri lo hanno visionato nel loro ultimo viaggio in Argentina, rimanendo piacevolmente colpiti dal talento e dall'estro di questo ragazzo. "Tito", come lo chiamano i compagni di squadra, è stato osservato anche mercoledì sera durante il trofeo Berlusconi dove, in un paio di occasioni, ha fatto vedere sprazzi del suo repertorio.

Villalba, cosa si porterà dentro della partita giocata contro il Milan?
«Personalmente è stata un'emozione fortissima, già nel ritiro avvertivo una sensazione molto bella. Speravamo di fare una bella partita anche perché le aspettative dello staff e anche della squadra erano alte. Peccato per la sconfitta ma dobbiamo guardare avanti e concentrarci sui prossimi impegni».

Lo sa che lei è stato osservato da emissari del Milan?
«Si, ho saputo qualcosa attraverso i media. Mi ha fatto molto piacere sapere che quello che sto facendo con il San Lorenzo ha fatto sì che molti club, tra cui il Milan, mi abbiano seguito. Sono felice di questo».

In Europa che calcio le piace?
«Mi piacciono il calcio spagnolo e quello italiano. Penso che per le mie caratteristiche, se dovessi lasciare il San Lorenzo, sceglierei il vostro campionato».

Se arrivasse un accordo tra Milan e San Lorenzo, lei accetterebbe il trasferimento?
«Ovvio, questo è sicuro. Credo che la cosa più importante per un calciatore sia quella di essere coscienti di fare le cose per bene. La verità è che mi piacerebbe giocare in una grande squadra come il Milan. Un calciatore aspira sempre di arrivare in Europa e giocare nei migliori club».

Lei gioca principalmente come attaccante esterno. Crede che sia la sua posizione ideale in campo?
«Gioco dove mi mette l'allenatore: destra, sinistra oppure attaccante centrale per me non fa differenza».

Qual è il giocatore che segue come esempio?
«Il mio idolo è Cristiano Ronaldo. Poi mi piacciono molto anche Robben e Ribery. Ma se dovessi sceglierne uno, direi il portoghese, per il suo stile di gioco e per la potenza che lo caratterizzano».

Tornando sul calcio italiano, ne ha parlato con qualche suo compagno che ci ha giocato?
«Sì, certo, ne ho parlato con Barrientos, Yepes e qualche altro compagno. Anche loro spesso mi chiedono "in quale campionato ti piacerebbe giocare?". La verità è che per caratteristiche, la Serie A mi agevolerebbe».

A dicembre giocherete il Mondiale per Club. Che aspettative avete?
«Abbiamo molte aspettative per il Mondiale per club, un calciatore spera sempre di dare il massimo in campo. Siamo ansiosi che arrivi quel giorno per poter dimostrare tutte le nostre qualità come squadra e ottenere il meglio».



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