Milan, uno stadio unico al mondo

Nell'ultimo giorno utile, il club rossonero ha presentato la manifestazione di interesse per il bando indetto da Fondazione Fiera per la riqualificazione dei padiglioni 1 e 2 in zona Portello
CARNAGO - Nell'ultimo giorno utile, il Milan ha presentato la manifestazione di interesse per il bando indetto da Fondazione Fiera per la riqualificazione dei padiglioni 1 e 2 in zona Portello. Lì, proprio di fronte a Casa Milan, Barbara Berlusconi vuole costruire lo stadio di proprietà griffato Emirates che finanzierà l'opera ottenendo in cambio di poter dare il nome all'impianto (tra l'altro, il Milan, per ottimizzare gli introiti, vuole vendere agli sponsor pure i nomi delle tribune). Obiettivo - alquanto ottimistico - è inaugurare la nuova struttura per la stagione 2018/19. Un impianto da 48.000 posti (capienza ritenuta da uno studio appositamente commissionato ideale per la nostra serie A) elevabili in base al masterplan della struttura fino a 50mila: soglia necessaria per ospitare una finale di Champions. Per il progetto, il Milan si è affidato ad Arup, società leader mondiale nel settore dell'ingegneria e della progettazione che ha realizzato, tra gli altri, l'Allianz Arena di Monaco e lo stadio Olimpico di Pechino (il Bird's Nest). Il team di lavoro costituito appositamente all'interno del club ha studiato più di settanta stadi in tutto il mondo (di cui molti non calcistici), ha poi tradotto questa analisi adattandola al contesto italiano e milanese e ha trasferito la sintesi del proprio lavoro ai progettisti di Arup che si sono avvalsi pure della collaborazione del Politecnico di Milano.

Sarà, spiegano a Casa Milan, una struttura "unica al mondo" in quanto conterrà al suo interno un albergo, un liceo ad indirizzo sportivo, ristoranti, parchi giochi per bambini, percorsi immersi nel verde realizzati sulla sommità dell'edificio, spazi espositivi per giovani artisti e altri servizi utili alla cittadinanza. Obiettivo è far vivere l'impianto - che sarà collegato a Casa Milan e avrà un tetto apribile come l'Amsterdam ArenA - sette giorni su sette. Il progetto voluto da Lady B si ispira, come filosofia (non come realizzazione architettonica), al modello inglese: stadio urbano raggiungibile con i mezzi pubblici (disincentivando il trasporto privato) e responsabilizzazione dei tifosi e dei loro comportamenti. Sarà, giurano al Milan, un progetto sostenibile: l'impatto visivo sulla città sarà simile più a un edificio che a uno stadio (l'altezza non supererà i 30 metri, meno della metà rispetto al Meazza) visto che le tribune saranno scavate in parte nel sottosuolo, mentre le linee architettoniche avranno portici e strutture leggere e trasparenti con materiali fonoassorbenti e copertura mobile atta ad azzerare i rumori percepiti all'esterno. Il Milan, infine, indicando quella del Portello come zona di maggiore interesse per il club, non ha escluso di poter costruire l'impianto in un'altra area cittadina. A corredo, la società ha sottolineato come il progetto non prevede strutture residenziali cancellando, sul nascere, il sospetto che si voglia fare una speculazione edilizia.

E Malagò applaude A benedire l'iniziativa ha provveduto il presidente del Coni Malagò, ieri ospite di Barbara Berlusconi a Casa Milan: «Abbiamo parlato dello stadio nella zona ex Fiera. Sono entusiasta che ci siano società che vogliono investire in impianti di proprietà». Il Milan, comunque, rispetterà gli impegni presi con l'Inter e con il Comune di Milano in vista della finale di Champions 2016. Il club nerazzurro, tra l’altro, sta monitorando con grande attenzione quanto accade a Casa Milan: l'Inter è infatti pronta a sua volta a trasformare il Meazza portando la capienza a 56mila posti considerato che il terzo anello sarebbe riqualificato per diventare un'area dove potrebbero trovare spazio negozi, ristoranti e lo store ufficiale del club. Il sogno sarebbe quello di sfruttare l'area dell'ex Trotto per creare un "Quartiere Inter" con la nuova sede (Palazzo Saras è ormai stretto: si sta cercando una nuova location) e un centro sportivo che possa mandare in pensione Interello. Un'idea di cui ha pure parlato Mancini a Thohir...


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