Milan, nuovo stadio contestato. Nel quartiere non lo vogliono

Monta la contestazione degli abitanti della Zona 8: ieri riunione con 350 persone. «Il progetto del Milan va verso la dequalificazione dell’area»
Milan, nuovo stadio contestato. Nel quartiere non lo vogliono
MILANO - I cittadini di Zona 8 proprio non ne vogliono sapere della possibilità di veder sorgere il nuovo stadio del Milan nell'area ex Fiera. Per questo si sono dati appuntamenti ieri sera, in una sala dell'oratorio della parrocchia di Sant'Idelfonso, in piazza Damiano Chiesa. E l'affluenza all'evento è stata notevole: circa 350 persone, anche in piedi, per ascoltare le ragioni del comitato "No Stadio al Portello". Tra i presenti c'era anche una rappresentanza dei lavoratori della Citroën che negli scorsi giorni hanno esplicitato i loro timori verso il progetto, che qualora venisse approvato coinvolgerebbe anche la sede dell'azienda francese in via Gattamelata.

IL MANIFESTO - «Per noi è difficile pensare di dover spiegare perché non vogliamo uno stadio nell'area della vecchia Fiera - sostiene Rolando Mastro Damiato del comitato No Stadio al Portello, intervistato da TeleLombardia -. È inconcepibile che un'Amministrazione Comunale che dovrebbe avere a cuore l'interesse dei cittadini e un Ente Fiera che propone un bando per la riqualificazione dell'area, prendano in considerazione un progetto che va verso la dequalificazione». Le ragioni del no sono state sintetizzate in un manifesto di 11 punti nel quale si legge che, secondo i cittadini, lo stadio sarebbe troppo centrale (addirittura più vicino a Piazza Duomo del Meazza), stretto tra le principali vie di deflusso per uscire dalla città e costruito tra le case in una zona priva di parcheggi. Una situazione che andrebbe a creare problemi di ordine pubblico e situazioni di degrado che finirebbero per svalutare il patrimonio immobiliare della zona e peggiorare la qualità della vita.
Alessia Scurati

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