Montella in rimonta sul Milan. Scendono Sarri e Mihajlovic

Contatti avanzati, resiste Conte. Per la Fiorentina sale Di Francesco
TORINO - Premessa d’obbligo per coloro che diffidano degli aruspici di panchine: qui non si tratta di leggere le frattaglie sparse dopo sanguinose sconfitte. E neppure di interpretare il volo di uccelli più o meno radenti. Perché è solo per una pura coincidenza che i nuovi segnali circa il futuro professionale di Vincenzo Montella siano emersi dopo il ko contro la Juventus in Coppa Italia. In realtà i contatti, suoi e del suo entourage con il Milan (vecchio, ma anche soprattutto di quello in divenire), risalgono già a qualche giorno fa e hanno ottenuto riscontri molto positivi. Tanto è vero che si sarebbe già discusso assai concretamente di ingaggi e di programmi tecnici. Insomma, il passaggio di Montella sulla panchina del MIlan è tornato di grande attualità anche e soprattutto in relazione alla vicende societarie rossonere: i nuovi investitori, infatti, non dovrebbero incontrare particolari problemi nel sopportare il pagamento di 7 milioni di euro necessari per cancellare la clausola rescissoria che lega il tecnico alla Fiorentina. Anche se... Anche se quel legame potrebbe rivelarsi funesto per Montella nel caso in cui deflagrasse la tensione che sottostà al rapporto tra Antonio Conte e la Federazione. Essì, perché il ct resta uno dei “profili professionali” di punta seguiti dai rossoneri, attenti ad approfittare di una eventuale rottura con l’azzurro a giugno, dopo il match con la Croazia. In discesa le candidature di Maurizio Sarri e, come analizzeremo più nel dettaglio, di Sinisa Mihajlovic.

PANCHINA E SCRIVANIE VIOLA - In attesa di capire quel che succederà sul fronte azzurro (Conte ha pretendenti anche all’estero), ad avvalorare la tesi di un Montella in partenza verso i Navigli ci sono le indiscrezioni che riguardano i suoi eventuali sostituti sull panchina viola. Non è un mistero, infatti, che i Della Valle siano da tempo interessati a Eusebio Di Francesco, uno degli allenatori emergenti nel nostro calcio e, guarda un po’, ex compagno in campo e tutt’ora grande amico di Montella. Il tecnico del Sassuolo, non per caso, ha bloccato tutte le trattative che lo riguardano e che portavano soprattutto in due direzioni: la Sampdoria, che dovrà cercare il sostituto di Mihajlovic, e il Bologna prossimo alla Serie A. L’addio di Montella innescherebbe un cambiamento anche sul fronte dirigenziale, poiché il destino professionale del tecnico è legato a doppio filo con quello di Daniele Pradè. Registrata l’ormai certa promozione di Roberto Ripa nel ruolo di direttore tecnico, resterebbe vacante quello di direttore sportivo: salgono, parecchio, le quotazioni di Giovanni Sartori, ora all’Atalanta.

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