Milan, la dama cinese si chiama Wang Xingxian

MILANO - Ha un nome e un cognome la famosa dama di rosso vestita che domenica 3 maggio aveva mandato in tilt l'ambiente rossonero, dando una scossa ai giorni successivi agli incontri fra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol. La donna, che dieci giorni fa aveva visito i punti chiave della galassia rossonera accompagnata da un autista e un uomo della scorta di Berlusconi, prima di pranzare col patron, si chiama Wang Xingxian e lavora per l'Apec Foundation (Cooperazione economica asiatico-pacifica).

EXPO E NON SOLO - Richard Lee, il manager di Hong Kong che teneva le fila della cordata cinese fino a qualche settimana fa, era uno dei tramiti delegati a trattare con Fininvest insieme proprio ad alcuni membri dell'Apec. Lee, come detto, ha fatto da apripista, ha accompagnato alcuni emissari dell'Apec in alcuni incontri con Berlusconi ad Arcore e Lesmo (Villa Gernetto) per parlare di affari legati all'Expo, ma anche per discutere di Milan. Accordi di collaborazione e partnership, ma il discorso è finito pure sul delicato futuro del club rossonero. In uno di questi incontri, il 9 marzo a Villa Gernetto, insieme a Berlusconi - come si poteva vedere da alcune foto - c'erano appunto Lee, un magnate cinese legato al settore delle bibite energetiche (Mr. Pink), il vice presidente esecutivo dell'Apec (Xiao Wunan) e più indietro la signora Wang Xingxian. In quell'occasione fu firmato un memorandum d'intesa per affari futuri in vari settori. La delegazione, poi, il giorno dopo andò a Venezia per visitare "Aquae Venezia", il padiglione "distaccato" dell'Expo dedicato all'acqua (anche in questo caso tutto documentato da foto presenti sul sito dell'Apec). Da quel momento, Lee si è fatto da parte e ha lasciato terreno a Miss Wang, rappresentante diretta dell'Apec che, stando a quanto comunicato a fine aprile da un portavoce della cordata cinese, è l'unica società autorizzata a parlare per conto loro con Fininvest.

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