© ANSA
MILANO - Torna a parlare Bee Taechaubol e lo fa attraverso un'intervista rilasciata a una televisione thailandese e ripresa in Italia dal sito "Milan World". Premessa: la chiacchierata è di una settimana fa abbondante, dunque antecedente alle ultime uscite di Silvio Berlusconi, come quella di lunedì a Saronno: «Mr. Bee? Bisogna che ci sia qualcosa in più della ricerca di popolarità per comprare il Milan».
UN SUCCESSO COMUNQUE - Dall'ultimo incontro, quello del 2 maggio, sono passati venti giorni e non si intravedono novità all'orizzonte. Bee, però, resta positivo: «Investirò oltre 500 milioni di euro per comprare almeno il 51% delle quote societarie - riporta "Milan World" -. Personalmente metterò circa 250 milioni di euro; in questi giorni ho parlato con le istituzioni finanziare coinvolte, compresi fondi d'investimento del Medio-Oriente e la "Bank of China" (in passato si era parlato della China CiTik Bank, ma entrambe sono legate allo stato cinese, n.d.r) per stilare i dettagli dell'offerta. Banche thailandesi? No, sennò poi mi dicono che porto i soldi fuori dalla Thailandia... Io i soldi li voglio portare nella nostra nazione, non li voglio esportare, quindi meglio che i fondi arrivino dall'estero. Ed anche se l'affare non dovesse concludersi, per me sarebbe comunque un successo». Frase, quest'ultima, che dà probabilmente ragione a Berlusconi sul fatto che Mr. Bee abbia innanzitutto cercato con quest'operazione una vetrina internazionale, altrimenti non si spiega come potrebbe essere un successo l'eventuale definitivo "no" del patron rossonero. Comunque sia, Taechaubol, oltre a parlare delle grandi potenzialità del brand Milan, ha rivelato: «Ho detto a Berlusconi che sono seriamente intenzionato a investire nel Milan e lui - ha concluso - mi ha fatto un grande complimento dicendomi che gli ricordo lui stesso quando aveva 35 anni». A corredo, ieri, su Instagram, il braccio destro del broker, Pablo Victor Dana, ha così risposto a chi gli chiedeva se c'erano novità: «Per quanto riguarda il club, è un lungo viaggio verso Milano; noi stiamo facendo del nostro meglio, ma i ragazzi non ci stanno rendendo le cose semplici». Messaggio assai criptico: chi saranno i ragazzi "cattivi"?
Leggi l'articolo completo su Tuttosport