Milan su Ancelotti: il jolly è Silvio

Berlusconi gli telefona, ma il tecnico vuole conoscere i piani del Milan
Milan su Ancelotti: il jolly è Silvio© ANSA

MILANO - Da Ronaldo, Bale e Benzema a Cerci, Destro e Menez. Visto così, pare un triplo carpiato rovesciato. Per questo motivo Carlo Ancelotti, pur toccato dal pressing rossonero, continua a essere alquanto dubbioso sull'opportunità di rispondere signorsì alla chiamata alle armi di Adriano Galliani. Un corteggiamento iniziato molte settimane fa che comunque ha aperto una crepa nelle certezze ancelottiane, ovvero prendersi un anno sabbatico dopo che il Manchester City l'ha sedotto e abbandonato. Però, se il Milan vorrà avere una speranza di strappare il sì, dovrà scendere in campo Silvio Berlusconi in prima persona, illustrandogli i piani di rilancio di un Milan che, a oggi, appare come un cantiere a cielo aperto. Il presidente c'era già riuscito con Sacchi e Capello: minestre riscaldate risultate alquanto indigeste. Berlusconi che, al momento, non prende in considerazione alternative essendo Conte blindato dalla Federcalcio, Montella dalla clausola rescissoria con la Fiorentina ed Emery a lui quasi sconosciuto.

C'E' BERLUSCONI AL TELEFONO - Il presidente ha già provveduto a telefonare ad Ancelotti però, al di là della mozione d'affetti, per convincere un allenatore che negli ultimi anni ha guidato Chelsea, Psg e Real occorre un "masterplan" (per dirla alla Benitez) dove vengano indicati gli obiettivi raggiungibili dal Milan. Ancelotti - che potrebbe dedicarsi a un anno sabbatico con un ricco contratto da opinionista tv - non vuole trovarsi nella situazione di dover fare da parafulmine qualora il Milan dovesse essere quello delle ultime stagioni. L'opzione rossonera, per dirla tutta, fino a qualche settimana fa non era mai stata presa in considerazione: Ancelotti si era infatti impegnato con il City ma è rimasto spiazzato dalla contromossa del duo Soriano-Begiristain che, per evitare di essere esautorati, hanno promesso di portare Guardiola a Manchester nel 2016 (ovvero quando gli scadrà il contratto col Bayern) provocando come primo effetto collaterale il "congelamento" della posizione di Manuel Pellegrini, destinato all'esonero, e il congelamento pure dell'opzione Ancelotti.

Stefano Pasquino

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