Inzaghi: «Milan, ho un contratto. Io sono sereno»

Il tecnico: «La mia ultima partita a San Siro? Non mi pongo il problema. Io sono allenatore del Milan per ancora un altro anno»
Inzaghi: «Milan, ho un contratto. Io sono sereno»© www.imagephotoagency.it

CARNAGO - Ultima a San Siro per Filippo Inzaghi. Il destino dell’allenatore è ormai segnato, ma Pippo ha provveduto ad allenatore la tensione con una battuta: «Siccome è il 23 maggio, dovrete essere più morbidi visto che otto anni fa noi milanisti eravamo tutti felici». Il discorso poi cade sul match: «In questo Milan ci sono parecchi uomini veri ed è da questo che si deve ripartire: è doveroso cercare di battere il Torino, fare una bella partita come successo nelle ultime tre partite in cui ci sono stati anche episodi su cui non voglio tornare. Finire con una vittoria sarebbe importante perché è l’ultima partita a San Siro. Se potrebbe essere la mia ultima partita a San Siro da allenatore? Non mi pongo il problema, io sono allenatore del Milan per ancora un altro anno. Finché non avrò comunicazioni, andrò avanti per la mia strada cercando di dare tutto, questo fa sì che io non abbia rimpianti». Inevitabile tornare sulle parole di Berlusconi sulla richiesta, inevasa, di far giocare i giovani: «Ho letto anche cose positive e, come sempre, non sono state rimarcate. Domani metterò la squadra migliore per vincere la partita. Con Berlusconi parliamo tutti giorni e, in tutte le famiglie, quando si parla, non si può sempre essere d’accordo. Ancelotti? E’ un grandissimo allenatore, lo sento spesso. Ma, finché non mi sarà comunicato niente, io proseguirò con il mio lavoro. Ho un contratto, ho maturato delle idee su dove rinforzare il Milan e spero che mi sia data la possibilità di portare avanti il lavoro. Le basi giuste ci sono, al momento opportuno farò presente le mie idee. E’ chiaro che per tornare a un certo livello». Chiusura con puntualizzazione sui giovani: «Io li conosco meglio di tutti, tra i ragazzi con cui ho vinto Viareggio c’è Pinato che in questa stagione ha giocato pochissimo a Lanciano. I giovani non vanno mandati allo sbaraglio. Sappiamo benissimo che i ragazzi migliori del Milan sono i ‘98 mi viene difficile farli giocare in serie A nel Milan e in qualsiasi altra squadra». 

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