Milan, Bee al lavoro per vicepresidenza e sbarco in Borsa

Le sue prossime tappe: a Dubai e in Cina, tra banche e investitori
Milan, Bee al lavoro per vicepresidenza e sbarco in Borsa© EPA

MILANO - Dopo le strette di mano e le firme, il day after è quello dei primi passi da fare per riportare il Milan ai livelli che gli competono. E l'obiettivo di Bee Taechaubol, nuovo socio di Silvio Berlusconi, è quello di farlo in fretta, seguendo uno dei suoi metti preferiti: «Pensa veloce, agisci veloce». Il preliminare d'intesta esclusivo trovato venerdì ad Arcore andrà ufficialmente definito entro la fine di luglio (ovvero otto settimane, quelle che serviranno ai rispettivi legali e advisor per la stesura dei contratti), ma la speranza delle parti è che si giunga alla conclusione in tempi più rapidi alfine di favorire la campagna acquisti.

La sua carica
Mr. Bee è ripartito già venerdì notte, due le prossime tappe: Dubai, dove ha sede l'ADS Security (banca d'affare di Abu Dhabi), poi la Cina (China Citic Bank) per informare gli investitori che lo sostengono dei successi raggiunti. Fra i rappresentati della cordata verranno scelti alcuni uomini che entreranno nel futuro nuovo cda del Milan che naturalmente dovrà "pesare" le presenze in base alle quote: se i componenti del consiglio di amministrazione dovessero rimanere 9, il gruppo "Berlusconi" passerebbe a 5 unità (Galliani, Barbara e Paolo Berlusconi, Cannatelli e un quinto fra Cantamessa, Marchesi, Cefaliello, Foscale e Brivio), quello di Bee a 4. Il broker thailandese, inoltre, potrebbe puntare a una carica di rilievo del club. «Io non voglio cambiare, ma aggiungere, internazionalizzare - ha spiegato a "La Repubblica" -. I dirigenti devono essere italiani, io non voglio fare il presidente, nessuno tocca figure centrali come Galliani e Barbara Berlusconi». Taechaubol potrebbe però diventare il nuovo vice-presidente, carica oggi ricoperta da Galliani, Barbara e Paolo Berlusconi.

Borsa entro 18 mesi
Mr. Bee non intende spostare dai loro ruoli gestionali gli attuali ad, ha accettato la scelta di Berlusconi di puntare su Sinisa Mihajlovic e - pare, ma fra 1 o 2 anni si vedrà... - il suo piano non prevede la scalata alla maggioranza del club. Ieri le parti hanno continuato a smentire che ci sia un progetto per il graduale passaggio del Milan al thailandese. Taechaubol, infatti, sembra innanzitutto interessato ad aiutare il Milan a tornare ai vertici del calcio europeo e recuperare (ma soprattutto aumentare) i suoi investimenti grazie all'ingresso del club rossonero in una Borsa asiatica (con ogni probabilità Hong Kong e Singapore). L'intesa preliminare prevede alcuni dettagli dell'operazione, su cui il broker thailandese avrà carta bianca. Secondo quanto filtra, sarà piazzata sul mercato azionario il 25% del Milan (il 12,5% da parte di entrambi i soci), ma, appunto, sarà Mr. Bee a selezionare la piazza e il momento giusto per il grande passo, che oggi come oggi sarebbe sconsigliabile per via dei debiti societari e dei risultati sportivi degli ultimi anni. Secondo quanto definito nell'intesa di Arcore dovrebbe accadere nel giro di 12-18 mesi, più 18 che 12 perché, in attesa che il Milan torni a brillare sul campo, vanno organizzati in Asia una serie di operazioni di marketing per attirare investitori e il cosiddetto roadshow per presentare il debutto della società in Borsa alla comunità finanziaria. Proprio il piano di espansione commerciale in Oriente è forse l'aspetto che più ha aiutato il thailandese a convincere Berlusconi.

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