Milan, Mihajlovic è servito: ora non può sbagliare

Era dalla prima stagione di Allegri che Fininvest non avallava una campagna acquisti tanto dispendiosa. E allora fu scudetto...
Milan, Mihajlovic è servito: ora non può sbagliare© EPA

MILANO - Sinisa Mihajlovic ha ottanta tre milioni di buoni motivi per sentirsi obbligato (quanto meno) ad arrivare in Champions League. Da anni a Milanello e dintorni non si vedeva una campagna acquisti così: l'ultimo a beneficiarne era stato Massimiliano Allegri (estate 2010) e, a fine stagione, sarebbe stato scudetto. Allora, tra gli altri, planarono su San Siro Ibrahimovic (ancora oggetto dei desideri rossonero), Robinho e Boateng e poi a gennaio la rosa fu puntellata da Cassano e Van Bommel. Stavolta l'azionista di riferimento - in attesa che la cordata di Bee Taechaubol inizi a pompare soldi nel Milan - ha sborsato 83 milioni (62 al netto dei proventi dati dalle cessioni) per colmare il gap con le altre grandi, così sono arrivati Bacca, Luiz Adriano più gli strapagati Bertolacci e Romagnoli. Con 45 milioni versati nelle casse della Roma, Sabatini ha trovato un formidabile bancomat per rinforzare la propria squadra come non accadeva dai tempi di Moratti considerato che ha venduto a peso d'oro un giocatore che fino a qualche mese fa era in comproprietà col Genoa e un ragazzotto mandato a crescere alla Sampdoria. A Casa Milan li hanno pagati come campioni già affermati, Bertolacci e Romagnoli (costato da solo molto di più - tanto per fare un esempio - di Miranda e Murillo, la coppia di centrali titolare dell'Inter), toccherà quindi a Mihajlovic dimostrare di averci visto giusto.

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