Costacurta: «Balotelli non è la star Milan»

L’ex difensore boccia senza appello l’attaccante: «Non è un leader e nemmeno un fuoriclasse»
Costacurta: «Balotelli non è la star Milan»© www.imagephotoagency.it
MILANO - Per Alessandro Costacurta parlano i numeri: 21 stagioni di Milan; 663 gare che lo pongono al terzo posto fra i più presenti di sempre dietro Maldini (902) e Baresi (719); 7 scudetti, 5 Champions League, 2 coppe Intercontinentali, 4 Supercoppe europee, 5 Supercoppe italiane e 1 coppa Italia. Quando "Billy" discute di Milan, bisogna semplicemente ascoltare. Da qualche anno Costacurta è uno dei talent più apprezzati di Sky, volto di "Sky Calcio Show", ma commentatore anche dell'Europa League e delle qualificazioni agli Europei del 2016.
 
Costacurta, l'ambiente rossonero è uscito dal derby con uno stato d'animo positivo. E' d'accordo?
«Sul fatto che il pareggio fosse il risultato più giusto sì, hanno ragione. Sicuramente il Milan non meritava di perdere. Detto questo, credo che il percorso per rivedere la squadra ai vertici sia lungo e impervio. Sento che c'è ottimismo ed è giusto che sia così, qualche segnale di risveglio c'è stato. Ma io non vedo molti giocatori che possano risolvere le partite e molto dipenderà dal lavoro di Mihajlovic, dall'organizzazione che riuscirà a dare: è in grado di farlo, ma ci sarà bisogno di pazienza».
 
Per lei quindi il Milan non ha ridotto il gap con le prime del nostro campionato?
«Il Milan deve lavorare, ma siamo anche alla terza giornata e tutto può cambiare. L'Inter non ha dimostrato finora di essere una squadra più organizzata di quella rossonera, però mi dà l'idea di essere più potente atleticamente e più tecnica. Mancini ha a disposizione maggiori individualità di Mihajlovic».
 
La Juventus a Manchester ha dimostrato di non essere finita.
«Ho visto la gara dei bianconeri, hanno giocato in modo solido, si è rivista la Juve che conoscevamo. Mi facevano ridere gli attacchi ad Allegri: se la colpa era sua quando hanno perso in casa con l'Udinese e pareggiato col Chievo, a Manchester di chi sono i meriti, suoi o dei giocatori che hanno deluso in campionato? La Juve ha cambiato molto, Allegri ha bisogno di tempo».
 
Quindi Roma favorita?
«Potenzialmente è la più forte e l'ho messa in pole position nella mia personale griglia di partenza. I giallorossi hanno dato una bella dimostrazione di forza contro la Juventus, ma poi hanno faticato col Frosinone. La Roma va misurata nel tempo».
 
Vede possibili outsider?
«Penso al Napoli: se Sarri riuscirà a dare l'organizzazione difensiva che aveva il suo Empoli, gli azzurri si divertiranno perché davanti hanno un potenziale che non darà mai problemi al tecnico».
 
Tornando al Milan. Ha parlato di pochi giocatori in grado di risolvere le partite. Balotelli può essere uno di questi?

«Mario è un giocatore che può dare una mano al Milan, ma non risolvere una gara da solo. E' importante che Balotelli venga considerato un aiuto e non la star della squadra. Lo sbaglio che si fa da tempo è ritenere il ragazzo un campione: non lo è. E' un buon giocatore, potenzialmente forte, ma non è un fuoriclasse e neanche un leader».

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