«Milan, menano Balotelli!»

Raiola: «In Italia stanno scoprendo quante botte deve sopportare un giocatore e stare zitto»
Udinese-Milan 2-3, riecco Balotelli ma i rossoneri soffrono

MILANO - «Abbiamo lottato come dei leoni. Più attenzione, ma bravi: l’importante erano i tre punti». Il pensierino della notte, Mario Balotelli l’ha condiviso con Zapata e Bonaventura con tanto di selfie che ieri spopolava tra i tifosi rossoneri, avendo immortalato gli eroi della vittoria a Udine. E Balotelli, non poteva essere altrimenti, stato icona della serata. Per il gol, splendido, segnato su punizione e per aver mostrato lo spirito di sacrificio del gregario. Segno che, come confermato dalle parole di Galliani e Mihajlovic, un clic scattato nella testa di Mario. Che, tanto per non smentirsi, stato immarcabile pure davanti ai microfoni: «Tra Italia e Inghilterra hanno parlato troppo, io sempre in silenzio. I difensori mi provocano, tanto la palla non la vedono: o prendono il giallo o le mie gambe».

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