Berlusconi-Bee, fiducia obbligata per il futuro del Milan

Il thailandese va ad Arcore e ottiene una proroga per il closing: non chiudere sarebbe un fallimento per tutti
Berlusconi-Bee, fiducia obbligata per il futuro del Milan© ANSA

MILANO - Doveva essere un incontro relativamente breve quello fra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol, sbarcato ieri mattina a Milano alle 8.25, si è invece trasformato in una riunione fiume, la più lunga fra le parti da quando hanno iniziato a trattare nello scorso inverno la cessione del 48% delle quote del Milan, trattativa che come previsto non si è chiusa ieri, ma che si protrarrà ancora per qualche settimana anche se ieri non è ancora stata definita una nuova scadenza.

LA CIFRA GIUSTA - È durato dunque otto ore il faccia a faccia tra Mr. Bee e Fininvest dalle 11.48 alle 20.08 quando la macchina del broker thailandese ha lasciato Villa San Martino ad Arcore direzione Malpensa da dove ha preso un aereo per tornare in Asia, a Pechino (dove incontrerà i vertici della Citic Bank, suo principale finanziatore), prima di rientrare a casa a Bangkok. Berlusconi, invece, già alle 17,15 era in volo verso Roma dove lo attendeva un incontro con i senatori di Forza Italia: «Mihajlovic? E’ un bravo allenatore, una persona capace, non c’è nessun problema - ha dichiarato il patron rossonero all’arrivo nella capitale -. Credo sia possibile andare in Champions e mi consolo vedendo l’avvio delle altre squadre. Mr Bee? Il lavoro continua e penso si concretizzi presto». Tornando all’incontro, Taechaubol, accompagnato dall'intermediaria Licia Ronzulli, l'avvocato Stefano Grilli e l'advisor Gerardo Segat, è riuscito a ottenere una proroga da Berlusconi e Fininvest per adempiere all'impegno preso ufficialmente lo scorso 1 agosto a Villa Certosa in Sardegna, quando Mr. Bee e l'ad della società della famiglia Berlusconi, Pasquale Cannatelli, firmarono il preliminare di compravendita per l'acquisto del 48% del Milan per un corrispettivo pari a 480 milioni. Poco dopo la fine del vertice, Fininvest ha emesso un comunicato nel quale ha sintetizzato il senso della lunga giornata, anche se non si è entrati nei particolari del nuovo accordo, probabilmente perché i legali devono ancora definire gli ultimi aspetti che potrebbero essere ultimati in questi giorni: «Mr. Bee Taechaubol ha illustrato al presidente Silvio Berlusconi gli adempimenti compiuti al fine di dare concreta attuazione al preliminare di compravendita siglato il 1 agosto scorso - si legge nella nota -. Nel corso dell'incontro, Mr. Taechaubol ha confermato il notevole interesse che nei paesi asiatici il Milan ed il suo brand suscitano, interesse riscontrato in tutti i numerosi contatti avuti con operatori finanziari e commerciali. I consulenti delle parti sono tuttora al lavoro per definire gli ultimi dettagli con l'obiettivo di completare l'intesa nei prossimi giorni».

NUOVE CONDIZIONI? - Berlusconi e Fininvest (ieri rappresentata dal trittico Cannatalli, Pellegrino e Franzosi), dunque, hanno voluto dare ancora fiducia al broker thailandese. Una fiducia “obbligata” visto che nessuno, per il bene del Milan, ma non solo, vuole che l’affare arrivato a questo punto, salti. Sarebbe un fallimento non solo per Taechaubol, la cui credibilità sarebbe poi rasa al suolo in ambito internazionale, ma anche per Fininvest che su questa trattativa ha puntato molto. L’ottimismo resta. Come detto ufficialmente non è stata decisa una nuova scadenza come avvenne invece il primo agosto quando si fissò nel 30 settembre la data del closing: è possibile però che qualcosa possa essere definito in questi giorni (4 settimane? 6? Meno?) e che Fininvest inserisca delle penali nel nuovo accordo al fine di mettere ulteriormente spalle al muro Taechaubol. Verrà stilata una scaletta, in gergo time-table, in cui verranno elencati con relative scadenze i passaggi tecnici ed economici da raggiungere come per esempio la costituzione della società italiana che dovrà detenere le quote o il versamento della prima rata.

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