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MILANO - Il Trofeo Berlusconi, tanto per cominciare. E poi si vedrà. Gianluigi Donnarumma è entrato nella settimana più... lunga della sua carriera: a 16 anni e mezzo, sarà per prima cosa interessante come saprà reagire a questo improvviso e per certi versi, imprevisto, carico di responsabilità. A Milanello, gira una voce verosimile, se non del tutto vera: che se il Milan avesse vinto a Torino, Donnarumma avrebbe sicuramente giocato titolare contro il Sassuolo, dal momento che la partita avrebbe avuto una minore importanza. Una tesi, peraltro, che evidenzia come la rottura tra Mihajlovic e Diego Lopez sia di antica data. E sicuramente non riconducibile esclusivamente al gol preso dal granata Baselli. Una rete che è stata sì stigmatizzata dallo stesso tecnico rossonero, ma sulla quale non tutti i critici sono stati concordi nell’addossarne la piena responsabilità al portiere spagnolo.
ROTTURA - Il problema, insomma, non è contingente, ma consolidato nel tempo. I due hanno avuto diverse scintille, anche lontano dai riflettori. Tutti hanno visto quel che è accaduto a Marassi, contro il Genoa, quando Diego Lopez è stato ad un passo dalla clamorosa sostituzione nel primo tempo. Ma solo chi frequenta Milanello sa quante volte, anche in allenamento, non c’è stata piena sintonia. E per il Milan è sorto, del tutto inatteso, un altro problema in mezzo ai mille problemi che comunque hanno condizionato la squadra, in questo deludente avvio di stagione. Diego Lopez rappresentava infatti una delle poche certezze non crollate assieme a Inzaghi. Di quella squadra deludente, insomma, il portiere rappresentava una delle poche note liete. Anche in relazione alle forti perplessità emerse in occasione del suo repentino tesseramento dal Real Madrid. E invece, oggi, è l’emblema della crisi rossonera.
