Milan, Galliani: «Con la Juventus non è sfida scudetto»

L'ad rossonero: «Mancano tante partite. Donnarumma nella scia di De Sciglio e Calabria»

MILANO - Adriano Galliani non vuole vedere lo Juventus-Milan di sabato come uno spareggio per restare nella corsa scudetto. "Non so, mancano tante partite", ha tagliato corto l'ad rossonero, spiegando di essere abituato a "fare le classifiche da una sosta all'altra: abbiamo fatto 11 punti in 5 partite, nell'ultimo segmentino siamo terzi. Da sosta a sosta è stato un segmentino buono. Il prossimo segmento - ha detto a margine del Premio Facchetti - prevede altre 5 partite. Quanti punti voglio? Sono scaramantico e non lo dico. Sul piano del gioco l'auspicio replicare la buonissima partita con la Lazio". Sabato andrà anche in scena la sfida fra il portiere della Nazionale Buffon e un suo potenziale erede, Donnarumma. "Ho avuto la fortuna di vedere Buffon esordire in un Parma-Milan - ha ricordato Galliani -. Addirittura Donnarumma è 5-6 mesi più giovane del Buffon esordiente. Abbiamo tanti italiani, molti provenienti da nostro settore giovanile, come De Sciglio e Calabria".

SICUREZZA? NO AD ALLARMISMI - "Chi può non essere preoccupato e spaventato di quello che potrà succedere? Purtroppo credo abbia ragione chi dice che siamo in guerra": ne è convinto l'ad del Milan Adriano Galliani alla luce degli attentati di Parigi. "Aumenteranno le misure di sicurezza? Adesso faremo delle riunioni, ma non creiamo allarmismi - ha detto Galliani  -. Abbiamo un Governo che deve provvedere e lo stanno facendo. Ragioneremo tutti assieme, le iniziative isolate non servono a nulla".

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