Albertini: «Milan confuso. Sinisa, mi aspettavo di più»

«Mihajlovic è un ottimo tecnico, però sotto il profilo del gioco manca qualcosa. La società? Non vedo chiarezza nei programmi»
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MILANO - Demetrio Albertini, domenica sera si giocherà Milan-Lazio, una partita a lei cara. Può essere definita la sfida fra le due big che hanno maggiormente deluso? «Per ragioni diverse, sì. Il Milan quest'anno ha speso molto, quindi ha dimostrato, non solo con le parole, di voler puntare alla Champions League, obiettivo a questo punto improbabile. La Lazio sta disputando una stagione negativa e la cosa che mi sorprende, e che non capisco dall'esterno, sono i musi lunghi di tanti giocatori. Alcuni calciatori hanno reso meno dell'anno scorso, ci può stare, ma perché questa mancanza di entusiasmo? La stagione passata abbiamo visto una Lazio spettacolare e gli uomini, di fatto, sono gli stessi». [...]

Quindi tornando a Mihajlovic? «Ripeto, per me Sinisa è un tecnico di valore, ha imposto con coraggio giovani come Donnarumma o Romagnoli, ma è anche vero che mi aspettavo qualcosa in più sotto il profilo del gioco, una squadra più propositiva, ed è indubbio che il Milan abbia sbagliato delle partite che non doveva sbagliare. Detto questo, non posso giudicare da esterno cosa passi per la testa del presidente e della società. Dal mio punto di vista, però, quando scegli qualcuno e inizi un progetto, bisogna crederci e lavorarci insistentemente. Dico una cosa che mi pare esemplificativa di questo momento storico del Milan: tutto è contagioso, la confusione genera confusione».

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