Berlusconi, Galliani: Maldini onorato a Bilbao, da 7 anni estromesso dal Milan

Mentre il Milan dell'ex premier e del suo vice da 7 anni ha decretato un urticante ostracismo al Capitano, i baschi gli assegnano il prestigioso premio riservato ai campioni che abbiano militato sempre nella stessa squadra
Berlusconi, Galliani: Maldini onorato a Bilbao, da 7 anni estromesso dal Milan© EPA

ROMA - Fra i molti, marchiani errori commessi negli ultimi anni da Silvio Berlusconi e Adriano Galliani alla guida del Milan, ce n’è uno che non passerà mai in fanteria. L’esclusione, l’ostracismo, l’emarginazione di Paolo Maldini, leggenda vivente del calcio mondiale, che la maglia rossonera ha indossato per ventiquattro anni consecutivi. E, caso mai, qualcuno l’avesse dimenticato o desse per scontato il palmarès del Figlio di Cesare, nell’arco della carriera, iniziata debuttando in serie A a 16 anni e terminata nel 2009, alla soglia dei 41 anni, basta cliccare su wikipedia per rinfrescare la memoria. Paolo ha vinto 26 trofei: 7 scudetti, 1 Coppa Italia, 5 Supercoppe italiane, 5 Coppe dei Campioni/Champions League (con il record di 8 finali giocate, a pari merito con Francisco Gento), 5 Supercoppe europee, 2 Coppe Intercontinentali e 1 Coppa del mondo per club FIFA. Dal 1988 al 2002 ha militato nella Nazionale italiana, della quale è stato capitano per otto anni, diventando vicecampione del Mondo nel 1994 e vicecampione d'Europa nel 2000. In maglia azzurra ha stabilito i record di presenze totali (126) e da capitano (74), poi battuti da Fabio Cannavaro rispettivamente nel 2009 e nel 2010. Maldini ha giocato 647 partite in A e tiene il record di partite disputate nelle competizioni UEFA per club (174); è il giocatore con il maggior numero di presenze con la maglia del Milan (902). Terzo nella classifica del Pallone d'oro 1994 e 2003, è stato inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori redatta in occasione del centenario della FIFA; nel 2002 è stato nominato nel FIFA World Cup Dream Team, selezione formata dai migliori undici giocatori della storia dei Mondiali; nel 2013 il suo nome figurava nel miglior 11 di tutti i tempi da World Soccer nel 2013[e, dal 13 dicembre 2012, fa parte della Hall of Fame del calcio italiano. Rientra inoltre nella ristretta cerchia dei calciatori con almeno 1000 presenze in carriera ed è l'unico italiano a farne parte.

MILAN AI CINESI, CI SIAMO 

In un Paese normale, se un club ha la fortuna di avere avuto questo Mito nelle proprie fila, non appena egli appende le scarpe al chiodo gli propone di diventarne uno dei massimi dirigenti, l’ambasciatore nel mondo, l’uomo immagine, sapendo che non esiste luogo di calcio nel pianeta dove non ci alzi insipide quando arriva Maldini. Il Milan di Berlusconi Silvio non l’ha fatto. Anzi, l’ha messo alla porta, anche se Berlusconi Barbara, Paolo Maldini l’avrebbe accolto a braccia aperte nello staff che aveva in testa. Un giorno o l’altro o Berlusconi Silvio o Galliani, meglio ancora se tutte e due, spiegheranno le ragioni di una simile scelta che definire suicida è un eufemismo, urticante un obbligo. Siccome, al mondo ci sono club come l’Athletic Bilbao che, invece, le Bandiere sono adusi onorare, qualunque maglia abbiano indossato, succede che lo splendido San Mames, la Cattedrale del club basco, divenga teatro di un omaggio che onora la cultura sportiva del Paese Basco. Durante l’intervallo della partita fra l’Athletic e il Celta, Paolo Maldini viene insignito del premio “One Club Man Award”, un riconoscimento prestigioso destinato a chi abbia militato in una sola squadra nell’arco della sua intera carriera. Ad accompagnare il Totem del Milan al centro del campo è José Angel Iribar, leggendario portiere dell’Athletic, insieme con un bimbo che indossa la maglia biancorossa. Tutti insieme, i quarantamila del San Mames si alzano in piedi e tributano un’interminabile ovazione al Capitano che ha gli occhi lucidi e guarda i tifosi baschi con emozione e orgoglio. Onore all’Athletic e alla sua gente. Fra Arcore e Milano, c’è qualcuno che ha molto da imparare dai baschi.

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