Milan, Brocchi: «Critiche nei miei confronti? Senza logica»

Da quando è in rossonero il tecnico ha collezionato 1 vittoria, 1 sconfitta e 2 pareggi: «Non ho mai pensato fosse facile. Basta prendermi in giro per il cognome»
Milan, Brocchi: «Critiche nei miei confronti? Senza logica»© ANSA

MILANO - Cristian Brocchi lotta contro il tempo per cercare di portare il Milan in Europa League e ottenere la conferma. «Non ho mai pensato che fosse facile. Ho sempre pensato che fosse bello, entusiasmante, che potesse darmi qualcosa di unico». Da quando è in rossonero Brocchi ha collezionato 1 vittoria, contro la Samp, 2 pareggi, contro Frosinone e Carpi, e una sconfitta contro il Verona, già retrocesso. La prossima sfida sarà contro il Bologna e l'allenatore si gioca l'Europa League. «Sto vivendo emozioni incredibili, con estrema serenità e massima determinazioni. Allenare in Serie A non è facile per me né per nessuno. Né è facile essere attaccato senza logica, ma non posso mettere a tacere le critiche a prescindere. Ho sentito una battuta molto bella e originale sul mio cognome, mamma mia..Devo andare avanti. Sono qui perché ho un amore grande per queste società e sto facendo il massimo delle mie potenzialità».

IL PROGRAMMA CONTINUA - «Cosa mi ha detto Berlusconi? Il presidente sa benissimo ciò che stiamo facendo. E' normale che i risultati condizionino le valutazioni delle singole partite. Ma, al di là degli errori singoli, lasciando fuori le critiche a prescindere domenica c'è stato qualcosa in più. Tutelerò sempre i miei giocatori, per me fino alla fine della stagione sono i più forti di tutti. Pretendo da loro il massimo, voglio che abbiano più autostima. Abbiamo avuto 11 occasioni, 21 tiri, il record cross da fondo. Pareggiare col Frosinone non va bene, ma chi è realista e guarda i numeri non può dire che qualcosina non sia stato fatto. Abbiamo subito 4 tiri in porta e tre gol. Non abbiamo sbagliato la fase difensiva: purtroppo sono stati errori singoli».

IL NOME DEL SOSTITUTO? «Galliani è andato a Madrid invitato dal presidente del Real Madrid. Di incontri con altri allenatori ce ne erano anche l'anno scorso, talvolta venivo tirato dentro io e non esistevano: a volte sono veri e a volte no. Non ho il tempo di pensare a quello che sarà. Ho tempo per pensare a partite, il resto non mi riguarda. Ora per arrivare in Europa League ci servono due vittorie per forza. Devo concentrarmi sul presente e sperare che i ragazzi mettano in campo quanto preparato in settimana».

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