Serie A Milan, Montella: «Il Chievo è una piccola Juventus»

Il tecnico del Milan: «Voglio sentire profumo d'Europa»
Serie A Milan, Montella: «Il Chievo è una piccola Juventus»© Marco Canoniero

CARNAGO (VARESE) - Vincendo contro il Chievo il Milan potrebbe ritrovarsi al secondo posto domani sera. «Il Chievo è una squadra ostica, è una piccola Juve. Se tutto andasse bene potrei finalmente sentire davvero il profumo d'Europa. L'ho già detto un paio di settimane fa, ma questa volta non sarebbe forzato», ha sorriso l'allenatore rossonero che guiderà l'allenamento della vigilia mentre andrà in scena la sfida fra Napoli e Roma, dirette inseguitrici della Juventus.

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FUTURO - «Quanto sento mio il Milan? La squadra è di Berlusconi e dei tifosi, io sono la guida tecnica e cerco di portare avanti le mie idee con il materiale a disposizione. Sono contento perché siamo a buon punto e penso che si possa fare ancora meglio», ha risposto Montella, spiegando di non aver mai sentito Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, l'amministratore delegato e il direttore sportivo scelti dai cinesi futuri proprietari del Milan. «Assolutamente no, conosco solo l'attualità e la società che mi ha scelto - ha tagliato corto -. Il mio riferimento sulla parte tecnica è sempre Galliani, gli altri aspetti non li conosco».

LOCATELLI - È ancora in ballottaggio con José Sosa per prendere il posto dell'infortunato Riccardo Montolivo, ma Manuel Locatelli «ha già avuto le chiavi del centrocampo» del Milan. Così Vincenzo Montella ha confermato la fiducia nel diciottenne centrocampista, sottolineando che «è entrato nelle ultime quattro partite con il risultato in bilico, quindi ha la mia massima stima». «Locatelli - ha notato alla vigilia della trasferta con il Chievo - ha 5-6 partite in Serie A, è un dolce scegliere fra lui e Sosa, bisogna vedere cosa peserà di più nella mia testa. Probabilmente deciderò domani: uno conosce meglio il ruolo, l'altro è più esperto». «Per me Montolivo è quasi insostituibile. Ahimè penso che la sua assenza peserà più di quanto si possa immaginare, ma non ne parlo più perché non voglio alimentare alibi per me e per la squadra», ha aggiunto l'allenatore rossonero, che deve sciogliere anche il dubbio fra Gianluca Lapadula e Carlos Bacca. «È un altro dubbio che mi porterò fino a domani - ha spiegato -. Oggi capirò come Bacca ha smaltito il fuso orario, è un giocatore abituato a fare questi viaggi. Lapadula si sta allenando benissimo, ha voglia di spaccare il mondo, a volte anche troppo, dovrebbe gestire meglio le sue energie, ma è un giocatore positivo».

VAR - «È una battuta che lascia il tempo che trova». Vincenzo Montella spiega così di non aver particolarmente condiviso la dichiarazione del designatore arbitrale Domenico Messina, secondo cui «sarebbe ipocrita dire che con il Var (il video-arbitro che assiste quello in campo, ndr) non sarebbe cambiato nulla» nella partita vinta in rimonta 4-3 due settimane fa dal Milan contro il Sassuolo. «È un argomento molto delicato, quando ho letto ho pensato: può darsi che la partita non sarebbe finita così, o che magari sarebbe finita 5-3 per noi - ha notato l'allenatore rossonero alla vigilia della trasferta con il Chievo -. Non era un rigore decisivo al 93'. Se l'episodio avesse cambiato quel risultato, probabilmente tutti i campionati sarebbero da rivedere. Noi abbiamo vinto con gol regolari e con una spinta forte, da grande squadra con temperamento e convinzione. È stata messa in secondo piano una rimonta straordinaria in un momento topico».

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