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TORINO - Il Milan è secondo in classifica e sabato affronterà la Juventus in un -inaspettato- scontro al vertice. Montella trova il quinto risultato utile consecutivo, cosa che non accadeva da febbraio ai rossoneri, ma l'Aeroplanino ottiene una risposta importante dal gruppo. La squadra a Verona ha dimostrato di poter dire la sua nella corsa per la Champions League, soprattutto se le dirette concorrenti (vedi Napoli e Inter) continueranno ad avere questo trend negativo.
LA PARTITA - Il Chievo parte subito forte ma il Milan riesce a bilanciare la difesa, quando gli esterni di Maran provano a fare la differenza. I rossoneri, trovati gli equilibri, rispondono con Abate e Suso. Il cross dello spagnolo supera Sorrentino ma Cacciatore salva sulla linea. Il lavoro di Lapadula aiuta il Milan nel processo di avvicinamento al gol che arriva alla fine del primo tempo. L'ex attaccante del Pescara va in pressing su Radovanovic, consentendo a Kucka di recuperare palla, posizionarsi e trasformare sotto l'incrocio il sinistro dai 25 metri. Soltanto con una realizzazione così bella si poteva interrompere il digiuno al Bentegodi: era dal 2013 che il Milan non segnava qui.
VOLARE - Dopo un minuto della ripresa, Niang raddoppia: break di Bonaventura in mezzo al campo, fuga dell'attaccante e terzo gol della stagione festeggiato sventolando la maglia di Montolivo a bordocampo. E' una serata decisamente rossonera, soprattutto perché ad accorciare le distanze ci pensa un ex, Birsa. Punizione perfetta al 76' dello sloveno che batte Donnarumma. Erano 733 minuti che il Chievo non segnava al Milan, un tabù infranto che però non porta punti a Maran. I padroni di casa subiscono infatti il terzo gol dopo un tiro di Bacca, con la deviazione decisiva di Dainelli. Montella, invece, non poteva arrivare in posizione di classifica migliore di questa alla sfida contro la Juventus.