Milan, Galliani: «Dopo il closing rimarrò tifoso»

L'ad rossonero: «Resterò concentrato sul mio lavoro fino al passaggio di proprietà. Futuro nell'Olimpia Milano? No no, vado solo a vedere le partite»
Milan, Galliani: «Dopo il closing rimarrò tifoso»© www.imagephotoagency.it

MILANO - «L'amore per il Milan è eterno. Fino al giorno del closing sarò assolutamente concentrato sul mio lavoro, come sto dimostrando. Poi rimarrò tifoso del Milan: l'amore non passa». Così l'ad rossonero, Adriano Galliani, a margine della presentazione del 34° Festival del Cinema e della Televisione Sportiva, in cui è stato premiato con la "Guirlande d'Honneur", ha chiarito che lascerà il club dopo il cambio di proprietà.

SUL FUTURO L'ad rossonero ha poi commentato la voce su un suo possibile futuro da dirigente dell'Olimpia Milano, Campione d'Italia di basket: «No, no, no, faccio il tifoso grazie alla generosità del signor Giorgio Armani che invita sempre me e la mia famiglia».

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SU BERLUSCONI ‎«È il premio più gradito - ha detto - a conclusione dei miei 30 anni di Milan. La passione di Silvio Berlusconi per il Milan è antecedente all'acquisto e ci sarà assolutamente anche dopo la vendita. Non ci sono dubbi in proposito, la fede rossonera non si cambia». Mancano infatti poche settimane all'atteso cambio di proprietà del club, ma anche all'ultimo derby della gestione Berlusconi, che avrà luogo subito dopo la pausa delle nazionali: «Nessuno di noi due sta pensando se è l'ultimo, il penultimo o il terz'ultimo, noi gioiamo quando il Milan vince come facevamo prima di prendere il Milan. Sento ‎sempre Silvio Berlusconi, è un innamorato del Milan. Ricordo sempre la frase che mi disse 30 anni fa e mi continua a ripetere: il Milan non afferisce alla sfera del business ma a quella dei sentimenti».

BERLUSCONI VERSO LA PRESIDENZA ONORARIA

SULLA SUPERCOPPA Nonostante si giochi il 23 gennaio, e quindi dopo il closing, se il Milan vincesse la Supercoppa Italiana a Doha contro la Juve sarebbe il 29° trofeo dell'era Berlusconi: «Il Milan fra poco compirà 117 anni, l'importante è che continui a cercare di fare bene in futuro come abbiamo fatto con il presidente Silvio Berlusconi in questi anni - ha continuato Galliani - Io amo sempre ricordare non solo i 28 trofei ma anche i 16 secondi posti. Con la nostra gestione abbiamo conquistato un'ultima finale, la Supercoppa a Doha, mi auguro che lasceremo il Milan con 29 trofei e 16 secondi posti. C'è da essere molto, molto soddisfatti. Se il cambio di proprietà può riportare ai fasti del passato? Spero di sì, ma certamente è diventato difficilissimo: in Europa ci sono ormai delle realtà colossali. È difficile tornare in cima in Europa e competere con Barcellona, Real Madrid e con realtà di proprietà grandissime e fatturati altrettanto grandi».

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