Dalla Juventus al Milan, il torinese Lapadula: «Giocherei con Higuain e Mandzukic»

L'attaccante rossonero vive il suo anno magico: la Nazionale, il posto da titolare. E appena può, torna nella sua Torino. Che storia: il Fila, la mamma peruviana e la maglia bianconera che ha lasciato...
Dalla Juventus al Milan, il torinese Lapadula: «Giocherei con Higuain e Mandzukic»

TORINO - E' costato poco meno di 10 milioni, sta dimostrandosi un grande affare. Gianluca Lapadula si è preso il Milan. E l'ad Adriano Galliani, che l'ha voluto, gongola. L'attaccante rossonero vive l'anno di grazia: i gol, la Nazionale, l'appoggio dei tifosi. Di tacco e d'istinto, sembra un Inzaghi più dinamico e più combattivo. Con la fame dentro. Perché lui è così, un combattente. Torinese, con mamma Bianca peruviana, ha vestito la maglia della Juventus, ma non è andata bene. Così, ha cominciato il suo personale ballo: hinterland torinese nel Collegno, poi Treviso, Pro Vercelli, Parma, Atletico Roma, Ravenna, San Marino, Cesena, Frosinone, Gorica, Teramo, Pescara e infine Milan. Ma a Torino torna sempre appena può, ama la sua città. E' cresciuto a due passi dal Fila granata, ha sempre aiutato la famiglia, anche nella consegna dei fiori. E adesso è l'orgoglio di tutti. Sì, anche dei peruviani che in città formano la seconda comunità straniera dopo quella romena. E il Perù lo voleva in Nazionale. Ma lui aveva un sogno: la maglia azzurra. Sogno realizzato grazie a Gian Piero Ventura che l'ha convocato. E il bello deve ancora venire...

 

A TIKI TAKA: PIPITA E SUPERMARIO - La Juve è il passato, quindi. La ritroverà in Supercoppa a Doha, il 23. Un apuntamento sentito. Ecco le parole di Lapadula a Tiki Taka, su Italia 1: «Milan da primo posto? Ho sempre affrontato i campionati pensando a una gara alla volta. E credo che faremo così anche quest’anno, poi alla fine vedremo. In più c’è la Supercoppa che incombe». La Vecchia Signora ha due attaccanti come Gonzalo Higuain e Mario Mandzukic che "ispirano" il rossonero. «Higauin e Mandzukic faticano insieme: mi piacciono molto entrambi. L’argentino partecipa di più alla manovra mentre il croato è più uomo d’area. Con chi giocherei? Con tutti e due. Ma se devo scegliere dico Higuain. Icardi? Gli ruberei i movimenti, sposta benissimo e attacca alla grande la profondità».

 

IL 9, IL 10 E INZAGHI - «Mi volevano e mi hanno cercato in tanti, come il Napoli. La scelta del Milan l’ho fatta in poche ore, ho voluto fortemente i rossoneri e sono contento di questo. Il rapporto con Bacca è buono, così come con gli altri attaccanti. C’è tanta competitività, ma c’è il massimo rispetto e si scherza e si ride. Il numero 9 al Milan dopo Inzaghi non aiuta? In realtà avrei voluto il 10 ma era occupato. C’era il 9 libero e l’ho preso. Non sono scaramantico, a Cesena mi aveva portato anche male. So l’importanza di questo numero e speriamo che continui ad andare bene. Montella ha unito il gruppo e ha dato un’identità di gioco. Il cinese? Non so nulla. Berlusconi al derby è venuto nello spogliatoio, ci ha caricato e a fine partita ci ha sostenuto nonostante la delusione».

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