Montella: «Kessie lo seguivo già lo scorso anno»

L'allenatore del Milan: «Non pensiamo già alla Supercoppa, con l'Atalanta è una sfida per l'Europa. Niang non è più rigorista»
Montella: «Kessie lo seguivo già lo scorso anno»© www.imagephotoagency.it

CARNAGO (VARESE) - Dopo i due rigori sbagliati di fila, non sarà M'Baye Niang ad andare domani sul dischetto se il Milan dovesse beneficiare di un altro penalty. «Con Bacca in campo sarebbe lui il primo rigorista, il secondo non ve lo dico. Senza Bacca, non sarebbe Niang il primo rigorista», ha spiegato l'allenatore rossonero, Vincenzo Montella, alla vigilia della sfida contro l'Atalanta, a cui si avvicina con alcuni dubbi di formazione, fra cui quello legato a Manuel Locatelli che, diffidato, salterebbe la Supercoppa italiana se venisse ammonito. «I calciatori diffidati non mi comportano alcun tipo di preoccupazione - ha precisato Montella -. Le mie valutazioni devono essere altre, la prima partita che giochiamo è la più importante. Abbiamo recuperato Bacca e Bonaventura, da due giorni si allenano col gruppo. Devo valutare quanto minuti hanno».

RINFORZI SUL MERCATO - Montella non si espone pubblicamente sui rinforzi che vorrebbe per il suo Milan a gennaio per continuare la rincorsa all'Europa, né ammette se sarebbe pronto a sacrificare Carlos Bacca per ottenere giocatori come Badelj o Papu Gomez. «Capisco la domanda ma non posso prestarmi a questo gioco, devo fare valutazioni complessive, quelle economiche e finanziarie competono alla società, non a me», ha tagliato corto l'allenatore rossonero alla vigilia della sfida con l'Atalanta. «Io penso a quello che ho e che devo fare - ha aggiunto -. Penso di essere molto più invidiato di quanto io possa invidiare altri. Vedo poche squadre sopra di noi e tante dietro. Sono contento di quello che ho. Dipende cosa può e vuole fare la società».

Bonaventura e la Supercoppa

ATALANTA - Di sicuro nell'Atalanta ci sono calciatori che hanno colpito Montella. «Ce ne sono davvero tanti, Kessie lo seguivo l'anno scorso, Papu Gomez lo conosco, poi c'è Petagna che viene dal settore giovanile del Milan e sta maturando, sono calciatori interessanti e già affermati», ha detto Montella, che non può più inseguire Pavoletti, destinato al Napoli: «Ha dimostrato di essere un ottimo attaccante. Se va al Napoli le aspettative aumentano ma ha dimostrato di essere un calciatore molto forte».

EUROPA E SUPERCOPPA - La sfida di domani con l'Atalanta «è una partita di alta classifica, per l'Europa», e il Milan non deve considerarla solo come un viatico verso la Supercoppa italiana, secondo Vincenzo Montella. «È un avversario ostico e non credo faccia lo sparring partner. Nessuno può pensare che possa esserlo. Bisogna pensare solo a questa partita che può farci finire in terza posizione in classifica domani, traguardo a cui tiene moltissimo anche Galliani», ha chiarito l'allenatore rossonero, convinto che il confronto fra le due sorprese del campionato arrivi «al momento giusto per entrambe e darà risposte ulteriore sia a noi sia a loro». "Assorbita" la sconfitta con la Roma, Montella è sicuro che il suo Milan abbia «dimostrato di poter giocare alla pari» con i giallorossi secondi in classifica, ma non vuol dire che sia già da Champions: «Non è possibile un'equazione così diretta nel calcio, non sono posizioni definitive. Lazio e Napoli sono grandi squadre. Noi dobbiamo pensare al nostro livello di crescita».

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