Galliani: «L'arrivo in ritardo non sarà un alibi»

L'ad del Milan: «Vorrei portare la Serie A a Doha, avremmo bisogno di partite all'estero»
Galliani: «L'arrivo in ritardo non sarà un alibi»© www.imagephotoagency.it

DOHA (QATAR) - Il Milan ha raggiunto la Juventus in Qatar. La squadra di Montella è atterrata a Doha e aspetta di confrontarsi con i campioni d'Italia per la Supercoppa Italiana. L'amministratore delegato Adriano Galliani ha parlato alla vigilia della sfida tornando sui precedenti contro in questo anno contro la Juve: «Nell'anno solare abbiamo giocato 2 partite con la Juve e ne abbiamo vinta una, mi auguro che anche domani sera sarà una partita equilibrata. Quella di Coppa Italia era una finale secca che non meritavamo di perdere, ma è andata così. Ora speriamo di rifarci in Supercoppa». 

GALLIANI - "NIENTE POLEMICHE, MA UN VOLO NON E' PARTITO"

SU MAROTTA«Marotta e io ci conosciamo da una vita, dai tempi in cui lui era al Varese e io al Monza, siamo sempre stati su sponde opposte ma da amici. Siamo cresciuti più o meno negli stessi posti e tra noi non ci sono problemi. Il giorno in meno al caldo per la partenza in ritardo non deve essere un alibi e non lo invocheremo in caso dovesse andar male»

7 ITALIANI IN SQUADRA - «Non si possono avere esperienza e gioventù, sono due cose che non collimano. Noi abbiamo puntato sui giovani italiani, domani schiereremo 7-8 italiani, credo 7 ma non voglio svelare la formazione anche se forse dicendovi 7 avete già capito chi gioca. E quindi ho sbagliato... Suso, Locatelli, Donnarumma sono tutte scelte del presidente Berlusconi. Lui vuole un Milan giovane e italiano».

LA SERIE A IN QATAR - «ll calcio italiano deve essere conosciuto, esportato. Dobbiamo portare l'Italia in giro per il mondo, la visibilità conta molto. Io sarei anche per giocare qualche partita di campionato all'estero»

LA JUVENTUS ASPETTA WITSEL

 

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