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CARNAGO (VARESE) - «Sono fortemente orgoglioso dello spirito del Milan». Queste le parole di Vincenzo Montella, che vuole sfruttare l'entusiasmo della vittoria in 9 contro il Bologna anche per il turno di campionato contro la Lazio: «C'erano mille motivi per rifugiarsi negli alibi, ma si sono comportati da uomini. Quella con il Bologna è un'emozione che va alimentata ogni volta, bisogna saper raggiungere cose impossibili, avere mire sempre più alte, e per farlo è necessario avere più coraggio e più ferocia». Ora davanti al club milanese c'è la Lazio, crocevia importante in chiave Europa League, ma il tecnico scaccia le pressioni: «Contro la Lazio domani è certamente una partita importante ma non decisiva. Mancano ancora 14 gare alla fine del campionato. Inzaghi? È una bella sorpresa, ha dimostrato di saper gestire una grande come la Lazio, si sta mettendo in mostra in una grande piazza. Keita? Ha potenzialità importanti e per fortuna della Lazio gioca con loro».
Il tecnico del Milan ha poi parlato della situazione legata a Bacca: «Carlos è un giocatore importante. Il mio compito è farlo rendere al meglio e mi sento responsabile del fatto che abbia fatto meglio in passato di adesso». Sta invece regalando prestazioni positive il neo acquisto Gerard Deulofeu: «Era considerato un craque e dobbiamo capire perché non è esploso. Ha caratteristiche importanti, complementari rispetto a Suso. Ocampos è arrivato da troppo poco per giocare con il tridente leggero. Lapadula? È un guerriero ma è in calo fisicamente». Montella ammette di non aver sentito il presidente Berlusconi dopo la vittoria con il Bologna, bacchetta la squadra per le troppe espulsioni («Dipendono da cattiveria, isteria e ingenuità») e, in tema Sanremo, sogna una colonna sonora per la sua prima stagione al Milan: «Sceglierei Volare di Modugno».