Milan, Inizia l’era Li: «Abbiamo grandi responsabilità alle nostre spalle»

Fassone: «Non siamo qui per fare speculazioni. Montella ha nostro pieno appoggio, mentre Donnarumma sarà una nostra colonna. L'obiettivo è tornare in Champions dalla prossima stagione»
Milan, Inizia l’era Li: «Abbiamo grandi responsabilità alle nostre spalle»© ANSA

MILANO - «Per tutti gli amanti del Milan oggi è un giorno importante. La Rossoneri Lux completa l’acquisto delle quote del Milan. Questo glorioso club inizia un nuovo capitolo: ringrazio Berlusconi e Fininvest per la fiducia riposta in noi. Il Milan è un top club a livello mondiale con 118 anni di gloriosa storia: negli ultimi trent’anni ha ottenuto 8 scudetti, 5 Champions e 7 Supercoppe. Ogni tifoso si aspetta il ritorno del club per questo motivo abbiamo grande responsabilità sulle nostre spalle, oltre alle aspettative di tutti i tifosi che urlano “Forza Milan”. Noi vogliamo che professionisti al top si dedichino ognuno con precise responsabilità ai settori del club e crediamo che Fassone sia candidato migliore per essere nostro Ceo. Crediamo che con la sua guida la gestione del Milan possa essere competitiva». Così Yonghong Li, nuovo presidente del club, ha dato inizio alla nuova era per il club rossonero. A rispondere alle domande ha provveduto invece Marco Fassone (mentre Han Li è rimasto sempre seduto in prima fila). Un’era, quella del Milan cinese, che ha preso il via dalla cena ad Arcore officiata da Berlusconi: «Lui ha percepito che la nuova proprietà non è qui per fare speculazioni - spiega Fassone - noi ci prenderemo a cuore la sua creatura e dimostreremo che è in mani giuste. Da oggi prenderò in mano il club e cercherò di gestirlo nel miglior modo possibile. Ho la convinzione e la presunzione sul fatto di presentarmi martedì a Casa Milan con un bel background. Nei primi cento giorni del nostro governo voglio fare due cose fondamentali: dobbiamo costruire la squadra per la nuova stagione, il fatto che la trattativa si sia chiusa a metà aprile ci ha dovuto fare cambiare qualche obiettivo. Mi piacerebbe arrivare all’inizio di luglio con il 60-70% degli innesti necessari. La seconda parte è legata allo sviluppo del business sul mercato cinese: l’operazione che il presidente vuole realizzare è di una straordinaria innovatività. Con la nostra mentalità occidentale, pensare di avere uno sviluppo tanto importante nei mercati dell’est è quasi irragionevole. Quel potenziale può essere esplorato soltanto con una proprietà locale. In tal senso sarà fondamentale la costruzione di una nostra società in Cina deputata a sviluppare il marketing che dovranno far crescere ricavi e fatturati del Milan».

«Barbara rimane a Fondazione Milan»
Tra le prime grane del nuovo Milan il rinnovo di Donnarumma: «Da parte nostra c’è tutta la considerazione che Gigio merita: vogliamo fare di lui una colonna del Milan del futuro. E’ una nostra priorià iniziare presto la trattativa per il suo rinnovo di contratto. I rinnovi di De Sciglio e Suso? Anche quelli sono priorità». Il discorso cade - ovviamente - su Montella: «Il passaggio chiave sia mettersi al tavolo con Montella e condividere le nostre idee con le sue: Vincenzo è un allenatore che ha tutta la nostra stima e il nostro apprezzamento. C’è totale e pieno appoggio a Montella. Obiettivo dei prossimi anni è costruire un Milan molto competitivo e ambizioso. Il Milan è il primo caso di voluntary agreement con la Uefa e faremo un po’ da cavia: il piano sarà triennale e non ci saranno particolari problemi. Il club ha un indebitamento bassissimo rispetto alle potenzialità che ha il club e andrà progressivamente riducendosi nella stagione 2017/18: noi però siamo il Milan e l’idea è quella di tornare prima possibile in Champions League, abbiamo l’assist di poter arrivare anche quarti a parte della prossima stagione: senza nasconderci non dobbiamo nasconderci l’obiettivo è di tornare in Champions. Mentre Barbara Berlusconi resterà in carico come presidente di Fondazione Milan». Un capitolo a sé merita il discorso “bandiera”: «Sarà importante che ci sia al nostro fianco anche qualche esponente del club che incarni il dna rossonero. Farò una lunga chiacchierata con Franco Baresi e Filippo Galli che già sono qui. In questi mesi ho tenuto in freezer alcuni pensieri: l’obiettivo è arrivare all’inizio della stagione 2017/18 con l’organigramma messo a punto. Sceglierò altissimi profili a livello manageriale». Postilla sullo stadio: «San Siro è uno stadio straordinario, ma il Milan deve giocare in un impianto con caratteristiche parametrate alle necessità attuali. Però dovremo parlare anche con l’altra società di Milano. Bisognerà in primo luogo mettere insieme».  

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