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MILANO - Nulla si è mosso per caso in questa dinamica estate rossonera. Il Milan ha giocato bene le sue carte e fatto bene i conti. Certo dovranno arrivare i risultati: ma in tutti i campi si rientra dagli investimenti nella misura in cui si azzeccano le mosse. E questo è esattamente quello che ha fatto il Milan, in un mercato mai visto prima da queste parti. Perché 11 acquisti e 17 cessioni rappresentano davvero qualcosa di unico.
IL PUBBLICO - Che la strada intrapresa sia quella giusta l’hanno già fatto capire i tifosi. Il loro apporto, già in due partite sostanzialmente scontate come quelle di Europa League, ha portato nelle casse rossonere più di 3 milioni di euro: qualcosa di pazzesco, se si considera pure che si era in pieno agosto. La campagna abbonamenti sta procedendo a gonfie vele e da due giorni sono in vendita, sempre con ottimi risultati, anche i mini-abbonamenti per il girone di Europa League. Entrate importanti, quelle al botteghino, che poi si moltiplicano su tutto quello direttamente o indirettamente connesso: più gente allo stadio significa più magliette vendute, più gadget venduti, più presenze a Casa Milan e al Museo.
OBIETTIVO EUROPA - Ma è chiaro che il salto di qualità decisivo, almeno a livello economico, è legato alla qualificazione nella nuova Champions League che, dal 2018 in esclusiva su Sky, accoglierà ben 4 squadre italiane direttamente alla fase a gironi. Una corsa aperta, le maglie si sono allargate,, ma la concorrenza non molla. Insomma, arrivare nei primi quattro non è così scontato, malgrado l’ottima squadra messa a disposizione di Montella. E questa sarà, alla fine, la scommessa più importante. Anche Fassone ha dovuto ammettere che se non dovessero arrivare la qualificazione all’Europa che conta, la società sarebbe probabilmente obbligata a vendere un “gioiello”.
MILAN CHINA - La nascita di Milan China, certificata nel Cda dello scorso mese di giugno, rappresenta un altro passaggio fondamentale per la crescita del fatturato, fondamentale per cercare di pareggiare i conti. Milan China opera in maniera attiva e strategica sul mercato del cinese e più in generale su quelli asiatici per lo sviluppo del marchio Milan e per la ricerca di nuovi sponsor che possano così far incrementare il fatturato secondo il business plan stilato dallo stesso Fassone.