Biglia: «Milan da scudetto? Juventus ancora da battere»

L'argentino alla vigilia della sfida contro la Lazio: «Non mi aspetto una bella accoglienza»
Biglia: «Milan da scudetto? Juventus ancora da battere»© Marco Canoniero

MILANO - «Non so cosa succederà, non mi aspetto sicuramente una bella accoglienza, ma non mi farà cambiare il pensiero che ho io della Lazio». Lucas Biglia si prepara al ritorno all'Olimpico con indosso la maglia del Milan contro la squadra in cui ha giocato negli ultimi quattro anni, e non si preoccupa particolarmente di essere contestato.

LA SFIDA CON LEIVA - «Sono felice di tornare a Roma e vedere i miei ex compagni, con tanti ho ancora una bellissima relazione. Pioli e Simone Inzaghi sono gli allenatori con cui mi sono espresso meglio. Simone era meno conosciuto ma in un anno ha dimostrato di essere un grandissimo allenatore. Con lui è andata alla grande gli auguro il meglio - ha spiegato il centrocampista argentino, sottolineando che - la Lazio è forte: ha vinto la Supercoppa contro la Juventus. O è rimasta forte come l'anno scorso o lo è di più, battere la Juve non è poco. E' una squadra che lavora bene in gruppo, ordinata tatticamente, con giocatori di qualità soprattutto dalla trequarti in avanti. Leiva il mio erede? E' un grandissimo giocatore ma Lazio-Milan non sarà una sfida fra noi due».

LO SCUDETTO E LA JUVE - Biglia non si sbilancia ancora a parlare di Milan da scudetto. «E' un Milan di qualità, ora dovremo lavorare per mettere tutti i pezzi a posto. Dopo due giornate non si può parlare di scudetto. Il primo obiettivo della società è arrivare in Champions, quando vedi la rosa escono certe ambizioni ma non possiamo metterci altre pressioni che non servono - ha notato il centrocampista argentino, che considera - la Juventus ancora la squadra da battere».

LE PROBABILI FORMAZIONI

LA CARRIERA - «Non penso che quello di domenica con la Lazio sia il primo vero test - ha aggiunto l'ex biancoceleste -. In Europa abbiamo giocato con squadre meno conosciute e in campionato con due toste come Crotone e Cagliari. Ora affrontiamo una di quelle che ha finito l'anno scorso davanti al Milan. Domenica potremo avere la misura di dove siamo e dove vogliamo arrivare. Meritavo di più in carriera? Il calcio ha mostrato in questi anni che i meriti non servono, servono i risultati. Se oggi mi trovo qui, in una grandissima squadra a livello mondiale, ho fatto le cose bene. Era quello che volevo, spero dare il meglio di me».

IL RETROSCENA DI MERCATOIl primo contatto con il Milan è stato «a ottobre-novembre dell'anno scorso. Mi hanno comunicato la loro voglia e la loro ambizione, i risultati non arrivano da soli, siamo qui per quello - rivela Biglia - Dicono che sono sempre infortunato? Gli infortuni che ho avuto sono stati soltanto tre a livello muscolare, gli altri sono stati articolari e non dipendono da me - si difende l'argentino -. Se mi danno una botta e si produce una torsione della caviglia che ci posso fare? E poi, se guardate i precedenti, da tutti gli infortuni sono tornato sempre prima».

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