Legami tra Milan e Watford: che intrecci con i Pozzo!

La holding che controlla il Watford e la finanziaria cui si sta affidando il Milan hanno dirigenti comuni
Legami tra Milan e Watford: che intrecci con i Pozzo!© LaPresse

MILANO - C’è un legame che lega il rifinanziamento del debito del Milan alla famiglia Pozzo. L’intreccio non riguarda l’Udinese, ma il Watford, il club di Premier League controllato dagli imprenditori italiani, proprietari della società friulana. Al centro di questi snodi c’è la BGB Weston, la finanziaria londinese alla quale il Milan, come ha rivelato il Corriere della Sera, ha affidato l'incarico di advisor per individuare un fondo o una banca disposti a rinegoziare il maxi debito contratto con Elliott a marzo scorso. Uno dei fondatori di BGB Weston, Lorenzo Gallucci, è uno dei direttori della Hornets Investment Limited, la holding che controlla il Watford ed è di proprietà di Gino Pozzo. La Hornets Investment ha sede al 15-17 di Grosvenor Gardens, stesso indirizzo di BGB Weston.

EX PRESIDENTE - In questa holding aveva un incarico di direttore anche Raffaele Felice Giulio Riva, commercialista svizzero che ha avuto un ruolo nello scorso decennio nel Bellinzona insieme a Rossano Ruggeri, allora componente del Cda dell’Udinese. Riva è stato anche presidente del Watford fino a novembre dell’anno scorso, quando ha dovuto rassegnare le dimissioni a causa di un’inchiesta della Premier League relativa alla presentazione di documentazione bancaria falsa. La vicenda si è chiusa ad agosto con il pagamento da parte del Watford di una multa di 3.95 milioni di sterline. Il club si è dichiarato colpevole.

OPERAZIONI CON IL WATFORD - BGB Weston sul suo sito, nella parte relativa ai casi oggetto della sua attività, cita anche interventi finanziari nel mondo del calcio. Il riferimento dovrebbe essere proprio a operazioni effettuate con il Watford. Non a caso, la foto di accompagnamento, è relativa a una partita della squadra in maglia giallo, rosso e nera. Ora entra in scena anche il Milan che spera di individuare qualche investitore disposto a rilevare il maxi debito che, dopo il rifinanziamento, dovrebbe essere pari almeno a 400 milioni. Finora BGB nel calcio ha effettuato operazioni da circa 50 milioni. L’asticella adesso è più alta.

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