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MILANO - Tornano i rumors, sollecitati da sguardi che dicono più di tante parole. Pare (eufemismo) che Mirabelli non abbia affatto gradito le scelte di Montella per la partita contro il Napoli. Aveva garantito che il Milan ormai aveva cambiato marcia e invece la squadra è apparsa assolutamente identica a tante prestazioni precedenti. Come identico è stato anche il risultato. La cosa che proprio non va giù, a Mirabelli, è il fatto che il Milan, con una squadra rafforzata da 230 milioni di investimenti, stia facendo ben peggio di un anno fa, quando praticamente con un mercato inesistente, Montella era riuscito a portare la squadra al sesto posto. La querelle tra nuovi e vecchi, peraltro, va avanti da tempo: tant’è vero che una delle prime cose che si guarda, quando ci sono le formazioni ufficiali è quanti giocatori appartengono al Milan di una volta e quanti appartengono alla nuova proprietà. A Napoli erano sei vecchi e cinque nuovi: ovvero, una bocciatura della campagna acquisti, se il tecnico ritiene che tutti quei soldi siano stati spesi per giocatori che in gran parte non sono in grado di poter far fare il salto di qualità alla squadra, tanto da mandarli in panchina. Se la squadra non va bene, diventano un boomerang, quelle scelte. E allora quei soldi spesi come nessun altro in Italia diventano un peso invece che una risorsa. E sono lì, a testimoniare che una buona squadra si costruisce non con i numeri, ma con le idee. Anche quelle dell’allenatore, sia chiaro, che un anno fa sapeva far rendere anche le rape. E ora che sembrerebbe avere dei gioielli, o pseudo tali, si è incartato.